Iniezione di fiducia all'Uruguay poi Pertini lascia il Sud America di Francesco Santini

Iniezione di fiducia all'Uruguay poi Pertini lascia il Sud America Incontro con Sanguinetti, presidente da marzo dopo 11 anni di regime militare Iniezione di fiducia all'Uruguay poi Pertini lascia il Sud America Montevideo chiede «aiuto e comprensione» all'Europa - Risponde il presidente: «Gli Usa non dovrebbero occuparsi solo del Nicaragua» - «Devo tornare al Quirinale per non trovare un altro al mio posto» DAL NOSTRO INVIATO MONTEVIDEO — 81 chiude con un po' di malinconia la visita di Sandro Pertlnt In America Latina. Agli onori militari, 11 presidente italiano ha abbracciato Julio Maria Sanguinetti, Pertini s'è commosso, e il presidente uruguayano subito l'ha rincuora-, to: 'Arrivederci a Roma — gli ha detto — signor Capo dello Stato italiano^. Il DC-10 «Luigi Pirandello, è parcheggiato al centro del grande piazzale aeroportuale. Ci sono 1 picchetti militari in divisa blu e, sul terrazzo in cemento della palazzina, tutti gli italiani di Montevideo gridano: ^Sandro, Sandro-. Intorno è buio. Si ripete, ma con più calore, la cronaca dell'arrivo, con 1 colpi di cannone esplosi a salve e con Pertini che rompe 11 protocollo per avvicinarsi agli italiani Ma tutto, in questo penultimo viaggio del settennato presidenziale, ha avuto il taglio di una visita proiettata più sui temi italiani che non sugli aspetti delle relazioni internazionali. E Pertini stesso, pur non riaffrontando il tema attualissimo dell'elezione presidenziale di giugno, ha detto con un sorriso agli uomini della scorta: «Afa mi volete dire voi cosa farete se io non verrò rieletto?-. Gli adettl alla sorveglianza subito gli hanno risposto: 'Nessuno ci licenzierà, perché resteremo con lei altri sette anni-. Pertini, con spirito, ha replicato: «Quanto a me, sarò senatore a vita e non avrò diritto a un seguito tanto numeroso». E nel Parlamento di Montevideo, con 1 deputati uruguaiani, s'è appena lasciato andare: «Qui — ha detto 11 Capo dello Stato — io mi sento a casa mia, purtroppo dovrò andarmene stasera. Bisogna che io torni al Quirina¬ le perché siamo vicini alle eleeiont, e se tardo a rientrare trovo un altro seduto al posto mio». Poi, con una rapida battuta, ha accennato al rapporto con 11 pel: «/o stesso, tante volte — ha spiegato — ho bisticciato con i comunisti. Ma quando cantano l'Internazionale al momento della condanna dinanzi ai tribunali speciali bisogna rimanere pensosi: non dico di modificare la propria posUHone, dico che anche se si combattono le idee, io le rispetto: Le ventiquattr'ore uruguaiane sono state per Pertini •un'esperienza affascinante', tutte puntate a rafforzare l'immagine del presidente Sanguinetti che nell'incontro privato gli aveva prospettato mie difficoltà di una democrazia appena rinata: Sanguinetti guida 11 Paese dal primo giorno di marzo di quest'anno. L'Uruguay attraversa un periodo difficilissimo: 11 debito estero e gli impegni dell'85, se fossero rispettati, assorbirebbero il 60 per cento delle esportazioni. «£ <( resto — ha detto Sanguinetti — non sarebbe sufficiente ad assicurare i nostri rifornimenti: In una conferenza stampa al Palazzo del governo, tra velluti rossi e quadri di antichi brigadìeros, Sanguinetti ha esposto la necessita per 11, suo Paese di ri negoziare 11 debito estero. •L'Uruguay — ha detto — è pronto a onorare gli impegni-; ma chiede al Vecchio Continente «aiuto e comprensione, perché la stabilità democratica è un problema composito nel quale l'economia resta componente fondamentale: Sanguinetti ha spiegato che 11 cammino della democrazia uruguayana «non è facile: Non ci saranno quindi riforme traumatiche. «Non pensiamo certo — ha aggiunto — a una redtstribuzione della proprietà agraria, mentre saranno necessarie le trasformazioni e le diversificazioni delle colture». Sul rapporto con i militari che per 11 anni hanno esercitato la dittatura, 11 presidente uruguayano ha spiegato: «Le forse armate sono subordinate oggi al potere esecutivo' ; ma subito ha chiarito che 'sarebbe ingenuo pensare che la subordinazione formale sia sufficiente, perché il clima di undici anni non si modifica in un giorno, sia per formazione che per attitudini psicologiche: 'Rispetto ad altri Paesi — ha ripreso — abbiamo però avuto il vantaggio che non ci sono stati passaggi traumatici, e che i militari hanno lasciato il governo dopo un lungo colloquio che è andato avanti almeno per 18 mesi». Sono questi gli stessi concetti che Sanguinetti ha esposto a Pertini nel chiedere aluto all'Italia affinché «una democrazia appena rinata abbia nel Vecchio Continente gli italiani come interlocutori validi, per far capire al resto dell'Europa e alla Cee il difficilissimo momento che il Paese sta attraversando». Sempre a Pertini, Sanguinetti ha chiesto un'opera di •mediazione» per convincere gli Usa ad avere, nelle sedi internazionali, un atteggiamento più flessibile nel confronti dell'America Latina. Il «messaggio» è subito arrivato. «La chiave della soluzione del problemi economici di questo Paese e degli altri dell'America Latina — ha detto Pertini al giornalisti — è nelle mani degli Stati Vnltt. Del Nicaragua se ne preoccupano, dovrebbero preoccuparsi anche del problemi degli altri Paesi latino-americani». Francesco Santini