Sono scappate tre detenute! No erano al bar con il direttore

€<Sono scappate tre detenufet JVo, erano al bar con il direttore Carcere di Forlì, ricostruita la serata «fuori ordinanza» nata quasi per scherzo €<Sono scappate tre detenufet JVo, erano al bar con il direttore FORLÌ' — Notte fonda, e una strana compagnia a far le ore piccole. Al plano bar, fra luci soffuse e musiche lente, quando sono arrivati 1 carabinieri c'erano 11 direttore del carcere, un agente di custodia e tre detenute In semillbertà. A Forlì in questi giorni non si parìa d'altro. Per ora c'è solo un rapporto al vaglio della procura. L'ispettore ministeriale arrivato di corsa da Roma s'è fermato due giorni e se n'è già rìpartl: to, prima che la notizia arri< vasse ai giornali. I Alfredo Granito, 40 anni, napoletano, è 11 direttore del ree re: una carriera confinata come vice a San Vittore [tempi turbolenti e prose , In giro per l'Italia, pas, per Treni, dove fu mandopo la rivolta, ultima , prima di Forlì. Ieri era Dvablie. Il penitenziario Ino alla clrconvallazlcanto al centro della na rocca sforzesca, un epita. recentemente ristrutturata. I lavori sono finiti da poco, nei tre piani (gli ultimi due soltanto con celle) ci sono 150 detenuti. Il piantone ripete ai giornalisti: -Ripassate domani, oggi non c'è neanche il maresciallo La notte al plano bar è di una settimana fa. Il 14 maggio, pare. Quella sera comincia — nei racconti del testimoni — quasi per caso. Mancano pochi minuti alle 21 e tre detenute In regime di semilibertà — una di Cesenatico, l'altra di Riccione, la terza di Cesena — stanno per rientrare In carcere. Nessuna ha grandi condanne da scontare, una dovrebbe addirittura uscire di 11 a pochi giorni. Incontrano il direttore. E si mettono a scherzare: 'Ma lei è troppo rigido per gii orari»; •Io non riesco neppure a cenare per prendere il treno e arrivare qui alle 9», incalza la seconda; e un'altra: 'Non trovo neppure il tempo per un gelato». LI vicino, ci sono anche due guardie e una vaglia¬ trice. Il dottor Granito si sarebbe lasciato convincere: «Afa se è solo per un gelato, vi ci porto io». Un agente di custodia prende l'auto e tutti e cinque vanno a cercare una gelaterìa. E dopo 11 gelato, qualcuno ha l'Idea: 'Perché non andiamo a bere qualcosa?». Detto fatto. Tornano in centro, cercano un posticino aperto e trovano il piano bar «La mela», una vecchia cantina, in una via stretta stretta, a pochi passi dalla questura. Un bicchiere tira l'altro e si fanno le ore piccole. A questo punto una vigllatrìce avrebbe telefonato da casa, forse un po' troppo allarmata, al carabinieri: «Sono evase tre detenute!». Scattano le ricerche. E intanto si è fatta l'una e un quarto. Il direttore dice all'agente di custodia: 'Telefona al carcere per avvisare che rientriamo». Cosi, al plano bar sarebbero invece arrivati 1 carabinieri. B conto ere già stato pagato, 1 cinque stavano per uscire. 'Prego, seguiteci in caserma», hanno intimato i militari, E 11,11 direttore, l'agente di custodia e le tre detenute sono stati interrogati In stanze separate fino alle sei del mattino.

Persone citate: Alfredo Granito, Granito, Treni

Luoghi citati: Cesena, Cesenatico, Forlì, Italia, Riccione, Roma