«L'Italia deve puntare su nucleare e carbone»

«L'Italia deve puntare su nucleare e carbone» L'Aie invita a diversificare le fonti «L'Italia deve puntare su nucleare e carbone» PARIGI — L'83% dell'utenza privata italiana beneficia di tariffe elettriche sottocosto, applicate non Ria in considerazione di imperativi economici ma di provvedimenti di tipo sociale e di chiara Ispirazione politica. Lo afferma l'Agenzia Internazionale per l'energia (Aie),, che raggruppa 21 del 24 Paesi Ocse, nel suo ultimo rap-, porto su «la politica e i programmi energetici dell'Italia». Secondo l'Aie, nonostante la serie di aumenti applicati dal 1981 ad oggi, «1 prezzi dell'elettricità sono ancora controllati dal Cip secondo criteri di natura politica.. Secondo gli esperti dell'Ale la razionalizzazione delle tariffe è diventata uno dei problemi impellenti per l'avvenire energetico del Paese. E' la prima volta che l'Aie diffonde in anteprima un rapporto sulla politica energetica di un solo Paese; questo perché l'Italia, secondo l'Ale, appare singolarmente vulnerabile poiché, producendo meno del 20% dei consumi, nel 1983 ha speso per le sole importazioni petrolifere (che rappresentano 11 60,4% della domanda globale d'energia primaria del Paese) 32.000 miliardi di lire. Secondo l'Ale è essenziale che l'Italia acceleri I programmi di costruzione delle centrali elettriche a carbone e nucleari, e operi un'ulteriore liberalizzazione dei prezzi del petrolio e la ristrutturazione dell'intera rete di raffineria e distribuzione «al fine di evitare che altre compagnie petrolifere abbandonino il mercato italiano», con effetti perversi per 1 livelli d'approvvigionamento e di diversificazione delle fonti. Il «mlx> energetico dovrebbe essere poi migliorato mediante una maggiore utilizzazione del carbone, soprattutto a livello industriale. A questo fine il rapporto approva il progetto, attualmente allo studio, di riattivazione di una miniera in Sardegna, suscettibile di prò-' durre 1,7 milioni di tonnellate l'anno, e I lavori di estensione del terminali portuali per lo scarico di carbone a Brindisi e a Gioia Tauro.

Luoghi citati: Brindisi, Gioia Tauro, Italia, Parigi, Sardegna