I precari della scuola divisi Bisogna credere oppure no alle promesse dei partiti?

I precari della scuola divisi Bisogna credere oppure no alle promesse dei partiti? Contrasti sul blocco degli scrutini I precari della scuola divisi Bisogna credere oppure no alle promesse dei partiti? ROMA — E' polemica aperta tra i 54 mila precari della scuola. Il «coordinamento nazionale», che raggruppa soprattutto gli insegnanti privi di posto stabile residenti nel Nord, durante la riunione di Bologna proclama il blocco degli Scrutini sino al 17 giugno, ma il «Carline» di Napoli, al quale guardano In particolare i docenti meridionali, si dissocia subito dall'iniziativa. Dice Angela Cortese, presidente del gruppo partenopeo: -Dopo le nostre proteste e prese di posizione, i sindacati confederali, Cgil in particolare, e i partiti, si sono mosst e hanno preparato o già presentato progetti di legge per sistemare il precariato non tutelato dalle norme approvate negli anni scorsi. In una situazione come questa riteniamo che l'astensione dagli scrutini costituisca un grave errore. Meglio, molto meglio, premere sugli uffici-scuola dei partiti ed organizzare, eventualmente, una manifestazione nazionale a Roma-. Sono argomenti che non convincono i precari del Nord. Con Ironia, talora con rabbia, ribattono: -Già abbiamo avuto modo di sperimentare la serietà dell'impegno dei partiti nei nostri confronti. Durante la campagna elettorale piovono le promesse, le assicurazioni. Ma dopo? Dopo siamo lasciati al nostro destino. Meglio, molto meglio un 'azione clamorosa, compatta e deci sa-. Ma proprio le polemiche in atto inducono a pensare che la compattezza dell'a zione possa risultare coni promessa. Senza contare Inoltre che le divergenze . tra Nord e Sud non riguardano soltano le modalità di eventuali proteste, ma an^ che la sostanza delle richieste. Al Nord si mira a tutelare tutte le fasce di precariato e ad ottenere una dlscplina generale e organica. Al Sud si è più sensibili alle esigenze del precari «Idonei», che nell'Italia meridionale costituiscono il gruppo più rappresentativo. In ogni caso, 1 precari dovranno tenere conto anche dell'atteggiamento del ministero. Esso è pronto a sostituire gli scioperanti e a garantire la regolare conclusione dell'anno scolastico. Olà gli scorsi anni, in occasione, di analoghe proteste, l'autorità amministrativa (circolare numero 128) aveva mostrato di essere disposta ad agire con decisione per contrastare il blocco degli scrutini. OH insegnanti però ricordano che proprio attorno a quella circolare s'iniziò una lunga battaglia legale (ci fu, infatti, chi avanzò dubbi sulla sua rispondenza alla Costituzione) e dicono di essere pronti anche quest'anno a far valere il loro diritto allo sciopero presso le competenti sedi della giustizia amministrativa e ordinarla. ci. gr.

Persone citate: Angela Cortese

Luoghi citati: Bologna, Italia, Napoli, Roma