«Purga» nel minuscolo pc britannico dopo la vittoria dell'ala eurocomunista di Paolo Patruno

«Purga» nel minuscolo pc britannico dopo la vittoria dell'ala eurocomunista Un congresso tempestoso sancisce l'emarginazione degli stalinisti «Purga» nel minuscolo pc britannico dopo la vittoria dell'ala eurocomunista DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA — Anche 11 minuscolo partito comunista britannico attraversa una grave crisi. Al congresso straordinario di Hammersmlth, alla periferia di Londra, riunitosi nel giorni scorsi, 11 vertice comunista è stato squassato dalle polemiche, culminate nella pegglor «purga» che si ricordi dal tempi dell'Invasione russa In Ungheria. Non è stato un insuccesso elettorale a innescare la crisi, né un graduale. Inarrestabile declino conclusosi con l'emarglnazlone dal potere (come è avvenuto nella Francia mitterrandiana per 11 partito di Marchais). La crisi del comunisti inglesi assomiglia semmai, per la sua natura da «guerra per bande» ammantata da scontri fra due contrapposte linee Ideologiche, al travaglio del pc spagnolo e all'eclisse di Santiago Carrillo. Come tutti 1 pc occidentali, anche quello inglese era stato infatti Illuminato dall'eurocomunismo. Ma con la fine di quella strategia, oggi i comunisti britannici si sono confrontati in un feroce regolamento di conti. A farne le spese, però, non sono stati sorprendentemente 1 fautori della linea eurocomunista, che restano maggioritari all'Interno del piccolo partito (non più di 15 mila iscritti e altrettanti voti alle ultime elezioni), attorno al mensile Marxism Today e al segretario generale Gordon MacLennan. A essere espulsi o sospesi sono stati 1 fautori della linea dura o «stalinista» che negli ultimi tempi erano riusciti con un colpo di mano ad assumere il controllo del quotidiano del partito, 11 Morning Star, e a farne, secondo le accuse della direzione, «un'arma contro l'unità del partito-. Con una decisione clamorosa, lo scorso gennaio, 11 vertice del pc Inglese aveva decretato cosi l'espulsione del di¬ rettore del giornale, Tony Chater, e del suo «vice» David Whltfield. E il congresso straordinario del partito ha dovuto appunto ratificare questa decisione, respingendo 11 ricorso dei due e sanzionando anche l'avvenire politico di un'altra quarantina di membri dell'ala stalinista. La corrente «revisionista» ha cosi prevalso, a spese però di una frattura. Tra la scelta di una politica ancor più arroccata attorno a un nucleo dottrinale ortodosso, di una linea di incondizionato ossequio all'Urss, e la prosecuzione dell'attuale tendenza «revisionista» o eurocomunista, 1 congressisti hanno preferito risolutamente questa seconda via, anche se finora non è stata pagante in termini elettorali. Imbrigliati in seno a una sinistra monopolizzata dal partito laborlsta, presenti soltanto in qualche sindacato, 1 comunisti cercheranno adesso nuovo spazio, offrendo un supporto al movimento pacifista, alle residue rivendicazioni femministe, alle campagne antinucleari e ecologiche, alle minoranze razziali. Una politica di «apertura», cosi dinamica che 1 vetero-stalinlsti non avrebbero potuto condividere. Paolo Patruno

Persone citate: David Whltfield, Gordon Maclennan, Marchais, Santiago Carrillo, Tony Chater

Luoghi citati: Francia, Londra, Ungheria, Urss