Kohl sempre più tiepido con lo scudo spaziale Usa di Mario Ciriello

Kohl sempre più tiepido con lo scudo spaziale Usa Il 28 vertice con Mitterrand: il Cancelliere rilancia l'amicizia con Parigi Kohl sempre più tiepido con lo scudo spaziale Usa DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — Il «si* di Helmut Kohl al progetto «guerre stellari» si è fatto più cauto, più fluido. Già si sapeva, ma se n'è avuta conferma, ieri, a Stoccarda, dove il Cancelliere si e rivolto a 200 parlamentari delle 15 nazioni della Nato. Nel desiderio di sanare le creile nella special relationship Parigi-Bonn, in vista soprattutto dell'incontro con Mitterrand, qui In Germania, martedì 28, Kohl ha dichiarato di non voler affrontare «fa pena di una scelta tra Washington e Parigi' sulla questione Sdi. in quanto, e questo lo ha fatto capire con altre parole, un compromesso sarà prima o poi trovato. La natura di questo compromesso rimane vaga: ma, mentre i commenti del Cancelliere sulla Sdi (Strategie defense initiative) hanno rivelato tutti ragguardevole prudenza, quelli sull'amicizia franco-tedesca hanno offerto un nuovo caloroso embrassons-nous. «Ho rapporti di grande fiducia con il presidente Mitterrand', ha proclamato Kohl: e poi, ancora, «le relazioni fra la Repubblica Federale e la Francia sono strette e cordiali'. E sull'Eureka: «Noi accettiamo e appoggiamo le idee di base per un'associazione delle conoscenze e delle capacità europee nel settore dell'alta tecnologia-. L'Europa, ha aggiunto Kohl. deve accettare «fa sfida tecnologica nonché politicostrategica' presentata dal progetto «guerre stellari*. Cosa farà Bonn? •/( governo della Repubblica Federale risponderà all'invito americano ed esaminerà le possibilità di una eventuale cooperazione a! programma di ricerche. Noi miriamo sempre a difendere gli interessi europei, tedeschi e dell'intera Alleanza Atlantica'. Una «eventuale cooperazione», dunque. Dall'inizio dell anno il Cancelliere ha frenato sempre più 11 suo slancio. Adesso, annacqua anche il prudente semi-si pronunciato al vertice di Bonn. 11 giudizio degli osservatori è unanime. Il Cancelliere spera di convincere Mitterrand a offrire un qualche positivo contributo a una «risposta europea* alla Sdi: impresa non facile, che diver¬ rebbe perù impossibile se Bonn abbracciasse, da sola, il progetto americano. Quindi, marcia indietro tedesca per procedere, più o meno, alla velocità del convoglio europeo. Una velocità che, oggi come oggi, però, non è dissimile dall'immobilità. Lo si è notato anche a questa riunione dell'assemblea Nato, dove francesi, norvegesi e danesi hanno ripudiato la •Sdi», mentre italiani e inglesi hanno lasciato aperta la porta e altri delegati hanno optato per un circospetto wait and see. I dubbi tedeschi aumentano, questo è certo. Pure a Stoccarda, il generale Wolfgang Altenburg, capo di stato maggiore della Bundeswehr, ha dichiarato che la Sdi «etwa molte domande ancora senza risposta-. Il ministro degli Esteri Genscher, di ritorno da Vienna, da colloqui con i colleglli russo e americano, ha avvertito, qui a Bonn, che -un riarmo nello spazio potrebbe essere incompatibile con la distensione'. Infine, l'ex cancelliere Helmut Schmidt, 11 quale, in un'intervista a un giornale israeliano, ha detto che la Germania non dovrebbe partecipare alle ricerche sulla Sdi e collaborare invece all'Eureka. -L'Europa non deve legarsi al complesso militarindustriale Usa-. Mario Ciriello

Persone citate: Helmut Kohl, Helmut Schmidt, Kohl, Mitterrand, Wolfgang Altenburg