Bolley, artista-esploratore tra Mangianuvole e Robot

Bolley, artista-esploratore tra Màngianuvole e Robot Dipinti e sculture in mostra a torino Bolley, artista-esploratore tra Màngianuvole e Robot TORINO — Una mostra allestita nel Palazzo della Regione col patrocinio dell'assessorato alla Cultura ripropone l'opera di Eugenio Bolley che, nato a Gap nel 1935, da tempo vive e lavora a Bardonecchia. Un'antologia di dipinti e sculture-assemblaggi, frutto d'una ricerca che, tra il 1971 e l'85, ha spaziato dalle limpide dominanti azzurre del fondi nella piccola progenie dei Màngianuvole e dalle più tarde variazioni giocate su intere famiglie di segni ai polimaterici Urogalli e alle recentissime Teste rosse In metallo dipinto. Tutti testimoni dell'inquieto Interesse dell'autore per certe sopravvivenze culturali, care allo spirito degli attuali •ecologisti», ma con una non minore attenzione per la realtà meccanica nella quale Bolley deve aver visto l'equivalente di una struttura lingulstico-flgurale. E' un Itinerario cui di mano in mano s'è accompagnato l'attento scandaglio di critici e scrittori d'arte: da Albino Galvano a Renzo Guasco, cui ora s'aggiunge Paolo Fossati. E questi, nell'Impegnato saggio in catalogo, non esita a. cogliere «entro una gran felicità inventiva, qualcosa di amaro e di puntuto- e a mettere infine in evidenza la •.continuità nella mutazione-' che già Lorenzo Mondo aveva colto annotando di fronte ad alcuni esemplari del bestiario di Bolley: 'Certo sono gli ultimi di una specie, o i primi di una grande mutazione: Si riparla dunque di «figure-segni», oscillando nelle ascendenze tra Monte Bego e 1 Camunl, ma ciò che più Interessa è forse 11 processo d'una stilizzazione che ha trasformato un'antica, emblematica struttura figurativa In un puro gioco di accattivante decorazione. Tra gli assemblaggi plastici accanto ai già noti Urogalli — nei quali Bolley sembra riscattare dall'inutilità quei reperti fuori uso già partecipi d'una antica civiltà contadina — hanno fatto la loro comparsa i Robot e le Teste rotanti, nuovi personaggi nati anche questa volta da un Impulso squisitamente immaginativo capace di esercitarsi su dei semplici elementi di macchine industriali, an, eira. / —^ httt>trÀ m NMMOI XX gtSii V Eugenio Bolley: «I* parole del re» (1980), particolare

Luoghi citati: Bardonecchia, Torino