Frontiere «aperte» tra Italia e Austria

Frontiere «aperte» tra Italia e Austria Esperimento da luglio a settembre Frontiere «aperte» tra Italia e Austria ROMA — Con una comunicazione formale, il presidente del Consiglio Craxi, ha finalizzato con il cancelliere austriaco Fred Sinowatz una intesa sulla semplificazione del controlli ai valichi di frontiera italo-austriaci. L'intesa si propone di avviare un «esperimento di "frontiere aperte" analogo a quelli già attuati da altri Stati europei e dalla stessa Austria con la Repubblica Federale di Germania». Le nuove procedure verranno introdotte, in via sperimentale, per il periodo 15 luglio-15 settembre, ai valichi del Brennero, Tarvislo-Coccau e Pramollo e riguarderanno le operazioni di controllo relative alle persone di cittadinanza Italiana e austriaca. Sulla base delle nuove intese, gli organi di confine addetti al controlli delle persone si limiteranno, di norma ad un semplice controllo a vista del passeggeri e delle autovetture senza richiederne la sosta. Per avvalersi delle procedure agevolate 1 cittadini che transitano al confine italoaustriaco dovranno apporre sul parabrezza delle autovetture uno speciale contrassegno (un disco bianco e verde e la «E» di Europa). L'esposizione del contrassegno sta a significare che i passeggeri sono In regola con le norme che disciplinano l'ingresso e il soggiorno degli stranieri, che trasportano solo merci consentite e che si attengono alle disposizioni valutarle dei due Stati. Trascorso il periodo di tempo concordato in via sperimentale, le due parti procederanno ad uno scambio di valutazioni sull'iniziativa e delibereranno sul seguiti che alla stessa potranno essere dati.

Persone citate: Fred Sinowatz

Luoghi citati: Austria, Europa, Germania, Italia, Pramollo, Roma