Conte d'Avigliana s'è dato ai fornelli

Conte d'Avigliana s'è dato ai fornelli ( MANGIARE IN UN BORGO ANTICO^ Conte d'Avigliana s'è dato ai fornelli Clic insolito ristoro è il Bar Conte Rosso, nell'omonima piazza della vecchia Avigliana. In un palazzo duecentesco, Marisa Barletta, di Civitavecchia, Alberto Sechi, torinese d'origini sarde, e il pizzaiolo Giovanni, di Messina, propongono pizze ma anche interessanti pietanze da ristorante a base di carne e di pesce (acquistato fresco da una pescheria di Rivoli). Cosi, ih un ambiente di estetica medioevale (che delizia il cortiletto interno!) si può mangiare sulle 6000 lire se si fa pizzeria, sulle 17 mila se si ordina pesce fritto e sulle 25 mila quando si segue una listoda»ristorante. E in ogni stanza del locale campeggiano cromatici affreschi di Comenclni, pittore amico di galleristi che hanno esposizione nello stesso palazzetto rinnovato dall'architetto Bruno, quello che ha restaurato il vicino castello di Rivoli. Arte, pizza, pesce fresco e vino dei Castelli Romani in un ristoro che continua a chiamarsi bar e che è anche bar con tanto di televisore e avventori che sorbiscono caffè, bevono aperitivi, giocano a carte. Al Conte Rosso (tel. 938004. chiuso il martedì) 1 pezzi forti del menù sono gli spaghetti alla carbonara e le penne all'arrabbiata che denunciano la provenienza della proprietaria, ma non sono da sottovalutare i branzini al forno e le carni alla brace. Per i «pizzomani» più convinti consigliamo la «pizza San Giovanni» con carciofini, prosciutto, champignons, peperoni. ed. ball.

Persone citate: Alberto Sechi, Castelli, Conte Rosso, Marisa Barletta

Luoghi citati: Avigliana, Bar Conte Rosso, Civitavecchia, Messina, Rivoli