Notte dei gioielli Più di 18 miliardi

Notte dei gioielli Più di 18 miliardi Ginevra, Tasta di Christie's Notte dei gioielli Più di 18 miliardi DAL NOSTRO INVIATO GINEVRA — Non è riuscito il colpo grosso tentato da Christie's, la casa d'aste londinese che l'altra notte all'hotel Rlchemond di Ginevra ha messo tra i «suoi gioielli» un diamante da 56,71 carati, un figlio! prodigo prima perduto poi ritrovato, raro per il taglio (un rettangolo ottagonale), interessante per il suo passato (proviene dal tesoro dell'impero del Gran Mogol, metà del '600). Nessuno dei 1200 presenti in sala ha fatto un cenno d'assenso al banditore giunto a quota 700 mila franchi svizzeri, oltre mezzo miliardo di lire: e la pietra è stata ritirata. Ma smarrimento e delusione hanno presto trovato conforto.. Ieri mattina, le trattative per la vendita sono proseguite fuori asta, un commerciante inglese, Lorens Grast, pare deciso all'acquisto, l'accordo si può raggiungere tra gli 800 mila e un milione di franchi. A conti fatti, pur senza il diamante del Gran Mogol, la vendita è stata un successo. Il ricavato totale e stato un record per un'asta internazionale dì gioielli: quasi 24 milioni di franchi svizzeri, circa 18 miliardi e mezzo di lire, venduto il 78 per cento del 424 lotti contro una media abituale del 60-65 per cento. Un altro diamante ha provveduto ad alzare la cifra: è a goccia, con poca storia alle spalle, ma eccezionale qualità nella luce blu («Di questo tipo — sostengono gli esperti — se ne trova, talvolta, uno ogni mille-), quasi un carato in meno della pietra del Gran Mogol. E' venduto a 5 milioni e mezzo di franchi svizzeri, oltre quattro miliardi di lire. Non sono queste le uniche soddisfazioni della notte dei gioielli, preceduta da un cocktail con champagne, caviale e salmone offerto da Christie's a oltre mille invitati: tutto 11 mondo del Vip internazionali, accorsi su aerei speciali dagli Stati Uniti come dal Medio Oriente, dall'alta finanza all'aristocrazia blasonata agli sceicchi arabi, dalla nobiltà acquisita dei gioiellieri di grido alla fama conquistata del commercianti di censo. Christie's vanta I «magnifici dieci-, dieci lotti che da soli, compresa la superba goccia da 5 milioni e mezzo di franchi, hanno totalizzato oltre la metà dell'incasso, quasi 13 milioni, circa 10 miliardi di lire. Con un milione 320 mila franchi (più di un miliardo) si piazza al secondo posto una spilla d'origine russa, 19° se¬ colo, uno smeraldo quadrato di 24,62 carati montato su oro e argento In un'ottagono di brillanti. E sono ancora diamanti a conquistare il terzo posto (una navette rosata, 20,82 carati, un milione 45 mila franchi, 800 milioni di lire) e il quarto (un brillante rettangolare a luce gialla, colore naturale, 72,84 carati, 990 mila franchi, circa 760 milioni). Van Cleef and Arpels hanno firmato gli orecchini pendenti battuti a 935 mila (più di 710 milioni di lire), ognuno un diamante a pera (11,17 e 10,41 carati) appeso a un fiocco di brillanti e baguettes. Un paio di zaffiri del Kashmir, taglio «a cuscino; di 9,86 e 9,05 carati, in un cerchio di brlllantini, rimbalzano di rilancio in rilancio a 880 mila franchi (670 milioni); un bracciale con un fiore di 13 rubini di Burma e brillanti spunta 660 mila franchi (500 milioni) come un anello con diamante rettangolare di 20,18 carati; un altro bracciale con disegni egizi in rubini, smeraldi e zaffiri sullo sfondo di brillanti si ferma a poco più di 110 milioni. E tra «i magnifici 10-, c'è anche un orologio-gioiello di Cartler (1922) a quasi 500 milioni: ha un nome «Ecran. e fa parte degli «orologi del mistero». Simonetta Conti

Persone citate: Arpels, Mogol, Simonetta Conti, Van Cleef

Luoghi citati: Burma, Ginevra, Medio Oriente, Stati Uniti