Così Venezia sarà salvata una presentazione europea

Così Venezia sarà salvata una presentazione europea I piani del consorzio al «Portex 85» di Amburgo Così Venezia sarà salvata una presentazione europea DAL NOSTRO CORRISPONDENTE VENEZIA — Venezia torna ad occuparsi della sua laguna con lo stesso rigore con cui i «savi» della Serenissima decidevano di realizzare rilievi cartografici, deviare fiumi, scavare canali, costruire dighe. E' questa l'impressione che hanno ricavato i visitatori della rassegna di attrezzature portuali «Portex 85» di Amburgo, scelta dal consorzio di imprese pubbliche e private «Venezia nuova» per presentare a studiosi e tecnici europei e di tutto il mondo i risultati delle ricerche condotte sino ad oggi e i modelli delle opere che lo stesso consorzio si avvia a realizzare. A «Venezia nuova», infatti, è stata affidata — la concessione sarà formalizzata ufficialmente tra qualche giorno — l'esecuzione delle opere di competenza dello Stato ai sensi della legge speciale-bls per la salvaguardia della città lagunare. Del consorzio fanno parte alcune tra le più importanti imprese italiane, dotate di un enorme bagaglio di esperienze in lavori in qualche modo simili a quelli che Venezia attende da tempo. Tra queste aziende l'Impresit (Gruppo Fiat) della quale si ricordano, negli Anni Sessanta, l'eccezionale salvataggio del templi di Abu Simbel, per sottrarli all'acqua della diga di Assuan, ed altre importanti opere di ingegneria idraulica e navale in diverse parti del mondo. Per Venezia — hanno rilevato ad Amburgo gli ingegneri del consorzio «Venezia nuova» — vent'anni di studi e discussioni non sono stati inutili e oggi si può dire che il progetto approvato risponde a tutte le esigenze di flessibilità. Lo stand allestito dal consorzio presentava, accanto a uno stupendo esemplare di gondola, plastici della laguna e delle bocche di porto che saranno fornite di chiusure mobili per far fronte all'acqua alta, un esemplo degli interventi previsti alle rive del centro storico (rialzo dei bordi esterni) e un modello delle chiuse che salveranno Vene¬ zia dal periodico flagello delle alte maree. E' stata quest'ultima parte della mostra che ha attirato maggiormente l'attenzione dei tecnici e degli esperti di ogni parte del mondo presenti alla rassegna. Si tratta, come molti sanno, di paratole mobili (nel modello erano in scala 1:500) che saranno incernierate sul fondo delle bocche di porto e, essendo vuote all'interno, potranno essere alzate e abbassate. Immettendovi aria o acqua, a seconda delle esigenze. Quando la marea supererà i livelli di guardia (e lo si potrà sapere con un anticipo di oltre 5 ore) le paratoie si alzeranno sbarrando la strada all'acqua alta. Gigi Bevilacqua

Persone citate: Gigi Bevilacqua