Non ci sarà in ottobre all'Onu il vertice Reagan-Gorbatiov

Non ci sarà in ottobre all'Onu il vertice Reagan-Gorbatiov Alto funzionario della Casa Bianca lo rivela al Washington Post Non ci sarà in ottobre all'Onu il vertice Reagan-Gorbatiov La notìzia al ritorno di Shultz da Vienna, dove ha incontrato Gromyko - «I sovietici non hanno deciso nulla, per ora sono presi dai problemi interni» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Il vertice Reagan-Oorbaclov non si terrà all'Onu 11 prossimo ottobre come era stato previsto. Il leader del Cremlino «non è ancora pronto a parlarne'. L'incontro potrebbe saltare persino se Oorbaciov visitasse 11 Palazzo di Vetro a New York per 11 quarantesimo anniversario delle Nazioni Unite, cosa peraltro non certa. Lo ha svelato ieri al Washington Post la Casa Bianca, al ritorno del segretario di Stato Shultz e del direttore del Consiglio di sicurezza nazionale McFarlane dal colloquio con Gromyko a Vienna. Oorbaciov, ha riferito l'entourage di Reagan al quotidiano, «per iì momento non affronta questioni estere». La frase testuale di un anonimo alto funzionario della Casa Bianca riportata dal Washington Post è la seguente: 'Non credo che il vertice debba avvenire nell'ambito dell'Onu. Gorbaciov potrebbe visitare il Palazzo di Vetro, e poi ritornare per incontrare il Presidente-, E ancora: «/ sovietici non sono stati capaci sinora di prendere una decisione sul vertice. Purtroppo per noi, in questo momento sono interessati solo ai loro problemi interni'. Interpellato dal giornalisti, il portavoce di Reagan, Speakes, ha aggiunto: «Il nostro invito è slato per un vertice a Washington. Non abbiamo indicato altre località. A tutt'oggi, Gorbaciov non ci fia risposto'. Si tratta, più che di un «niet» all'invito di Reagan, di un rinvio dell'appuntamento. Ma la complessità dei problemi interni sovietici e scadenze cruciali per Gorbaciov, come 11 congresso del pcus il prossimo febbraio, fanno pensare che il vertice finirà, per svolgersi al più presto' nella primavera dell'anno venturo. Il Washington Post ha osservato giustamente che da un lato Gorbaciov deve rafforzare innanzitutto la propria posizione al Cremlino, e che dall'altro 1 sovietici, rendendosi conto che gli americani vogliono il vertice più di quanto lo vogliano loro, temporeggiano nella speranza di strappargli delle concessioni politiche. Il pericolo è che questa tattica dilazionatola si ripercuota negativamente sul negoziati del disarmo a Ginevra. Lo stesso anonimo alto funzionarlo ha detto al Washington Post che l'Urss «non è dtsposta a cambiamenti sostanziali sulla riduzione dei missili'-. 'La nostra sensazione è che non prenda Iniziativa perché né il vertice né il disarmo sono per Mosca questioni prioritarie'. In un'intervista a un gruppo di giornalisti il vicepresidente Bush ha avallato l'analisi del suo collaboratore: «/ rapporti tra gli Stati Uniti e l'Urss sono in area di parcheggio', ha diEnnio Caretto (Continua a pagina 2 In quarta colonna)

Luoghi citati: Ginevra, Mosca, New York, Stati Uniti, Urss, Vienna, Washington