Mamma Ebe ritrova il sorriso di Claudio Giacchino

Mamma Ebe ritrova il sorriso L'arringa della difesa ha riacceso la speranza della «santa» e dei fedeli Mamma Ebe ritrova il sorriso Mentre il patrono, suo amico da 30 anni, declamava l'innocenza «di una donna grande, eccezionale, forse un po' ingenua», Ebe Giorgini piangeva in silenzio - Poi si è rasserenata, spronandolo con tono scherzoso: ((Coraggio, qui i miracoli puoi farli solo tu» «Mamma Ebe» si commuove, piange, silenziosamente e pudicamente, mentre 11 suo difensore Francesco Concini suda come una fontana nel declamare l'innocenza di •questa donna grande, eccezionale, forse un po' ingenua: Le lacrime rigano le guance pallide, scavate, disegnate da un fitto dedalo di rughe della «santa», lei le asciuga con 11 fazzoletto che tiene sempre stretto tra le mani. Il fazzoletto sale agli occhi, sotto le spesse lenti, ogni volta che l'avvocato tuona sdegno, stupore, sgomento e biasimo per le accuse che in aula sono state ribadite contro l'imputata. Eccezionale la coppia «mamma Ebe—Concini: 1 due non sono uniti da! consueto, asettico rapporto cliente-patrono, ma da amicizia quasi trentennale. Amicizia vissuta dalla donna come diritto di 'comandare, dal legale come dovere di tolleranza alle subitanee bizze della «santa». Veneto per l'anagrafe, toscano verace per l'accento, Concini si definisce tra 11 serio e 11 faceto «benedetto di Ebe-: » Quando avevo dieci anni lei mi segnò, abitavamo vicini, mia madre era sua amica: Ha appena concluso l'arringa, la «santa» ascolta e sorride, per la prima volta, di gusto; poi, guardando le stille di sudore che inzuppano 11 volto e 11 collo del difensore esordisce (dopo tre mattine di Irritazioni, collere e afflizioni) nello scherzo: «Riposati, che domani devi continuare e ti voglio al meglio. Qui, i miracoli li puoi fare solo tu». L'oratoria energica dell'avvocato non ha riportato speranza solo In «mamma Ebe»: meno abbattuta appare la folla di fedeli della «santa» assiepata in fondo all'aula, meno tetri sembrano anche don Giovanni Moneta, padre Egidio Tognacca, e i due «seminaristi» del cosiddetto ordine religioso «Opera Pia Oesù misericordioso», Gabriele Casotto e Fabio De Sanctls, rinchiusi In gabbia. Cieca la dedizione alla «santa» di Casotto e De Sanctls: atletico e fornito di buona dialettica 11 primo, minuto, pallido e taciturno 11 secondo, entrambi sono molto giovani; potrebbero essere fi¬ gli di «mamma Ebe», tali si considerano. Attraverso le sbarre osservano 11 profilo aguzzo della donna con gli occhi dell'obbedienza; Casotto dice al padre, mentre 1 carabinieri lo riportano in carcere: «Oojjl non venire a trovarmi, possiamo incontrare la mamma». Non diversi da questi ragazzi che rischiano di stare In galera per anni, e che In apertura di processo dicevano di starci «con gioia, perché riamo vicini alla mamma; gli altri sedicenti seminaristi mescolati tra 11 pubblico o quelli seduti sulla panca degli accusati a piede libero. Ugua¬ li nei volti imberbi, nel tratti campagnoli, nella divisa, blu scura, negli sguardi trasognati o severi, nel sussurri. Soprattutto, uguali nel «misticismo». In virtù del quale uno, Mario Abate, ha dichiarato ai giudici della Corte d'appello: «Per un anno ho rifiutato la libertà, visto che la mamma rimaneva dentro; e un altro, Fabio De Sanctls, ha mentito: «JVon è vero che la mamma, quando fu arrestata, era a letto con Gabriele Casotto: S'era seccato il presidente Fenoglio: «Afa cosa dice mai? Se nemmeno Casotto o amputata l'hanno negato: Il processo continua oggi. Claudio Giacchino Mamma Ebe risponde, inviando baci, al saluto dei suoi fedelissimi in attesa fuori dall'aula

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