Madre dona un rene al figlio malato

Madre dona un rene al figlio malato Madre dona un rene al figlio malato Abitano in Valle d'Aosta - E' il primo trapianto da vivente, è stato eseguito martedì alle Molinette - Il problema della donazione in un dibattito tra nefrologi e magistrati Martedì mattina alle Moli nette nella Divisione di chi rurgla vascolare diretta dal prof. Ferrerò una madre cin quantenne ha donato un rene al figlio ventenne, da tempo sottoposto a dialisi. E' il primo trapianto da vivente eseguito a Torino dopo che l'ospedale ha avuto, un paio di mesi fa, l'autorizzazione. In due camere operatorie attigue madre e figlio sono entrati contemporaneamente verso le 9: mentre 1 professori Ferrerò e Sesia (urologo) con 11 dott. Conforti esegui vano 11 prelievo del rene sin! stro alla donna, nell'altra ca mera gli aiuti di chirurgia vascolare dottori Bretto e Barile, gli urologi Ferrando e auermanl. 1 nefrologi Trlolo e Segoloni con gli anestesisti Comelll e dottoressa Gianferari preparavano il ragazzo •Il rene donato è stato trattato come quello prelevato da cadaveri — dice il dott. Bretto — cioè lavato e refrigerato, poi portato nell'altra camera dove il prof. Ferrerò ha eseguito il trapianto». Il nuovo) organo è stato inserito nella «fossa Iliaca destra» (vicino all'appendice) e ha comincia l n a e e o e to a funzionare subito dopo che l'arteria e la vena erano state collegate all'arteria e vena iliache e l'uretere alla vescica. I due vecchi reni sono stati lasciati nella loro sede, perché oltre alla funzione principale, che non erano più in grado di svolgere, ne hanno un'altra, ormonale. Ieri mattina la madre ha potuto compiere 1 primi passi, il figlio rimarrà ancora per qualche giorno nella camera sterile: possono parlarsi attraverso l'impianto interfonico. Madre e figlio, abitanti in valle d'Aosta, hanno cominciato 11 «trattamento» preliminare circa un anno fa: la donna sottoposta ad arterlografia, 11 giovane alla preparazione -cui sono sottoposati tutti coloro che sono in attesa di ricevere un rene». Poi 15 giorni fa sono stati ricoverati e l'intervento sembrava questione di giorni. In- vece un ragazzo ha avuto un incidente e ha donato 1 reni: si è dovuto attuare la procedura d'urgenza per il prelievo e 11 trapianto e le camere sterili sono state impegnate. Anzi, esse sono del tutto insufficienti: -Dei dieci reni prelevati negli ultimi tempi — dicono all'ospedale — ne abbiamo potuto usare soltanto cinque, gli altri siamo stati costretti a mandarli a Pisa e Milano». Il problema del trapianto e della donazione è stato discusso mercoledì sera in una tavola rotonda organizzata dall'.Inner Wheel» (l'equivalente femminile del Rotary) alla quale hanno partecipato i professori Vercellone e Piccoli, nefrologi, il direttore dell'Istituto di anestesia e rianimazione prof. Pattono, 11 presidente dell'Associazione donatori d'organi, Maschera, il magistrato dott. Boffa Tarlatta, consigliere di corte d'appello. Ne è emersa l'urgenza di una legislazione appropriata ma anche di una vera e propria cultura della donazione che finora non esi- ste' Domenico Garbarlno,

Persone citate: Boffa Tarlatta, Bretto, Domenico Garbarlno, Ferrando, Maschera, Pattono, Segoloni, Vercellone

Luoghi citati: Aosta, Milano, Pisa, Torino, Valle D'aosta