«Insicuro lo scudo stellare» di Piero Bianucci

«Insicuro lo scudo stellare» Parla il fisico Bruno Rossi, uno dei padri della bomba atomica «Insicuro lo scudo stellare» «Questo sistema è estremamente complesso: il risultato sarà la corsa alle armi nucleari dell'Urss» - «I raggi cosmici potranno insegnarci ancora tante cose suIPuniverso» ri DAL NOSTRO INVIATO ; MILANO — .Non credo allo scudo stellare di Reagan. Anzi, lo ritengo pericoloso per l'equilibrio tra le superpotenze'. E' il parere di uno scienziato che di armi se ne intende, anche se non sono mai state il tema preferito delle sue ricerche. OttanCanni ben portati, nato a Venezia ma cittadino americano da quando per motivi razziali fu costretto a emigrare negli Stati Uniti, professore al mitico Massachusetts Institute of Technology, Bruno Rossi è stato con Fermi e Oppenheimer uno dei padri della bomba atomica. Nel segreto dei laboratori di Los Alamos trovò la soluzione a due problemi cruciali per 11 funzionamento dell'arnia: come concentrare l'uranio o il plutonio fino alla massa critica che causa l'esplosione e come misurare la potenza del primo test nucleare, avvenuto nel deserto del New Mexico qualche settimana prima di Hiroshima. ■ Sono un fisico sperimentale, e in tanti anni di lavoro non ho mal visto uno stru¬ mento funzionare al cento per cento. Mi domando come si possa rendere sicuro al cento per cento un sistema di complessità inaudita, come sarebbe lo scudo stellare. Temo che il risultato sarà soltanto quello di accelerare la corsa alle armi nucleari dei sovietici e di allontanare una trattativa Mosca-Washington». — Se oggi si trovasse di nuovo davanti alla proposta di collaborare alla bomba atomica, lo rifarebbe? -Date le stesse condizioni di allora certamente sì, benché la mia coscienza non sia del tutto tranquilla. Andai a Los Alamos con la speranza che il nostro lavoro avrebbe dimostrato l'impossibilità di costruire la bomba. Quando fu chiaro che non era cosi, noi tutti sperammo che i militari si sarebbero limitali a una prova dimostrativa. Eravamo tenuti del tutto all'oscuro suite intenzioni del politici. Ma nonostante ciò non si può negare qualche responsabilità in ciò che è accaduto'. Protagonista delle ricerche sui raggi cosmici, scopritore del «vento solare» e pioniere dell'astronomia che studia il cielo nei raggi X, Bruno Rossi è tra 1 maggiori fisici della «vecchia generazione», quella che visse la grande epopea dell'esplorazione del nucleo atomico. Non alto, capelli candidi, cravatta blu a righe bianche su una camicia sportiva, è in Italia su invito della Montedlson nell'ambito del •Progetto cultura»: una serie di conferenze di illustri scienziati europei e americani su temi che vanno dalla chimica all'astrofisica, agli studi sull'intelligenza artificiali. E ieri naturalmente Rossi ha parlato del settore che gli è più familiare: i raggi cosmici, una silenziosa «pioggia» di protoni e di nuclei atomici che cade continuamente dallo spazio e che costituisce uno degli enigmi più ostici dell'astrofisica. — Professor Rossi, i raggi cosmici hanno regalato alla fisica molte Importanti scoperte, e in particolare quella delle particelle chiamate mesoni che portò 11 Nobel a Ppwell e Blackett. Pensa che nell'epoca dei grandi acceleratori, come quello del Cern utilizzato da Rubbia, 1 raggi cosmici possano ancora dare un contributo alla fisica delle particelle? 'Osserviamo raggi cosmici che hanno energie milioni di volte maggiori di quelle finora raggiunte in laboratorio, ma non credo che in futuro i raggi cosmici possano ancora essere fecondi come in passato: quelli molto energetici sono troppo rari e imprevedibili. Però sono sicuro che ci insegneranno ancora molte cose sull'universo. E forse proprio adesso stiamo per assistere a una grande scoperta — Quale? 'Finora non si è capito quale sia l'origine dei raggi cosmici: non siamo mai riusciti a individuarne una sorgente. Ora invece gruppi canadesi, statunitensi, tedeschi e sovietici hanno trovato, studiando gli sciami prodotti da raggi gaìnma ad alta energia, che almeno una parte dei raggi cosmici potrebbe venire da Cygnus X-3, un oggetto che si trova nella costellazione del Cigno, formato da una stella collassata che risucchia materia da un'altra stella. Questo oggetto pulsa con un periodo di 4,8 ore e con lo stesso periodo emette protoni nudi, cioè, in pratica, raggi cosmici'. —' Quale considera il suo maggior risultato scientifico? 'Domanda difficile. Forse lidea di costruire un circuito a coincidenza per' lo studio del raggi cosmici: un lavoro che ho fatto a 23 anni: Piero Bianucci

Persone citate: Blackett, Bruno Rossi, Oppenheimer, Professor Rossi, Reagan, Rubbia

Luoghi citati: Hiroshima, Italia, Massachusetts, Milano, Mosca, New Mexico, Stati Uniti, Urss, Venezia, Washington