Migliaia di schede annullate in tutta Italia dai cacciatori

Migliaia di schede annullate in tutta Italia dai cacciatori Movimento antagonista dei Verdi: chi ha organizzato liste e adesivi? Migliaia di schede annullate in tutta Italia dai cacciatori *; ROMA — Novemlla schede a Reggio Calabria, diecimila — si dice — a Torino, un numero impreclsato anche se Inferiore a Milano e in altre città d'Italia, annullate tutte per lo stesso motivo: recavano affisso un adesivo raffigurante un pesce o un uccello stilizzato. La protesta del cacciatori e dei pescasportlvl si è manifestata cosi, in una maniera singolare, ma che non permette, naturalmente, di* Utili jauall.deliplirtftl j}e sia uscito più penalizzato. "pKe j^^apjpasjpqr^ caccia é della pèFca volessero approfittare dell'appuntamento elettorale per far sentire la loro voce, lo si era capito, alla vigilia, da più di un segnale. La Federazione nazionale caccia, presieduta da Leporattl, aveva fatto .distribuire per tempo migliaia; di copie di un comunicato In cui si invitavano gli aderenti a votare, magari per persone non ostili a questo sport, ma comunque a votare. Perché questa iniziativa? Probabilmente perché In sede nazionale c'era sentore di movimenti che un po' dovunque, a livello locale, andavano costituendosi. Non tutti, certo, con propositi di protesta clamorosa: in Toscana, per esem¬ plo, cacciatori e pescasportlvl uniti hanno presentato una regolare lista che però non ha raggiunto il quorum necessario per conquistare il seggio. Lo scontento oltre che dal continui pregiudizi nel confronti della caccia e della pesca, pare, derivi anche da una recente circolare inviata dal ministero dell'Interno al commissari di governo e da questi ai sindaci affinché vignino più attentamente sul rilascio di licenze per manlfe-stazlonl~di...,tiro,, su,, animali.]-0 vivi. E questo per due motivi: in attuazione di una legge dello Stato — la n. 382 del 22 luglio 1975 — che prevede ap- plisuscl'leuchpmsidaseftgacap -0 punto il divieto di rilascio di licenze per gare di tiro a volo su animali; e per una più scrupolosa osservanza dell'articolo 727 del codice penale che punisce chi tortura o uccide animali specie in giochi o spettacoli pubblici. L'Iniziativa del Viminale, però, ha sollevato immediatamente obiezione e proteste sia da parte dei cacciatori, sia da parte del fabbricanti di armi e munizioni, di un settose .cioè che, specie in Italia, fta' sempre «tirato» ma che BtUlin&S£&Jg cassa lnte^ grazlone. Cosa si nasconde, allora, dietro 11 non-voto del cacciatori: la rabbia per una passione repressa, o interessi meno sentimentali e chiaramente più venali? Adesivi e manifesti sono stati distribuiti in molte città, poco prima delle elezioni, a numerose armerie, specie a Torino dove è nato una sorta di movimento. Gli adesivi, si sostiene oggi, erano destinati ad essere attaccati sulle auto, sul muri, sulle moto: erano stati stampati, Insomma, al solo scopo di promuovere una campagna, legittima come quella di chi si preoccupa invece della sorte degli animali, In favore della caccia e della pesca. Sono finiti, riero, e a migliaia. suile schede elettorali. Una coincidenza, la somma di gesti individuali e non concordati, o il risultato di un disegno collettivo? Quali rischi potrebbero correre, e a quali conseguenze, anche penali, potrebbero andare incontro questi non-elettori, qualora fosse possibile identificarli? Dal punto di vista del diritto penale — sostiene un noto giurista — nessuno, a meno che non si riesca a dimostrare che per annullare la scheda abbiano ottenuto in cambio una contropartita, In denaro o aìtroT DlffTclìmente, insomma, la singolare proposta potrà avere un seguito. r.c.

Luoghi citati: Italia, Milano, Reggio Calabria, Roma, Torino, Toscana