Reggio l'unita città emiliana dove i comunisti non arretrano di Pierangelo Sapegno

Reggio, Punita tiftà emiliana dove i €omunistì non arretrano Giunta monocolore con oltre il 50% dei voti e un «sindaco-papà» Reggio, Punita tiftà emiliana dove i €omunistì non arretrano DAL NOSTRO INVIATO REGGIO EMILIA -rr A Cavriago, quindici chilometri da Reggio Emilia, sulle prime pieghe dell'Appennino, hanno un sindaco onorario un pò' particolare: si chiama Vladimir Ilic Ulianov Lenin, c'è 11 suo busto in mezzo alla piazza e la gente lo commemora ancora come un santo. LI 11 pei è arrivato al 67 per cento, 1,7 in più rispetto all'80. Anche a Reggio Emilia i numeri parlano bene: oltre 11 50 per cento del suffragi, è rtrnrcarcittà emiliana doveri' comunisti non arretrano. Reggio è l'ultima vetrina dopo le amarezze del 12 maggio: il modello qui resta In piedi, questa è la sola federazione provinciale dove stasera non c'è in programma «l'autocritica». Il pei l'attivo l'ha già fatto, e se non c'è stata festa poco ci manca. Carla Mietto è la segretaria della de. 57 anni, mamma e maestra — fra i suoi allievi è passata anche la figlia del sindaco comunista —, una donna solida, con i piedi per terra, gli occhi dolci e il sorriso duro. Lei comincia cosi: •Questo è un paesane, bisogna capirlo, è la prima cosa da sapere prima di cominciare a parlare di Reggio. Qui, la robotica, le nuove tecnologie fanno parte del futuro lontano, non sono alle porte, qui non si discutono i problemi che si dibattono a Bologna, Modena, o, che ne so, a Parma. Qui ci sono altre abitudini. E' la prima cosa da sapere. Tutto è indietro di anni, è come se il tempo si fosse fermato. E il pel, magari, dà meno fastidio che altrove: dà. il buongiorno al mattino e ti accompagna per tutta la giornata, come un'ossessione, fino aUa^nedjfow^la sera E alla gente va bene. Andate a vedere, anaate a trovare sindaco. Poi mi direte...». Ugo Benassi fa il sindaco a Reggio Emilia da nove anni. Al berlinguerlanl che hanno conquistato la federazione provinciale del pel non piace troppo. Però lui vince le elezioni. Se chiedete ai funzionari del partito di che corrente sia, a destra o alla sinistra di Natta, vi sentirete rispondere: «£' un comunista, e basta. Ma lo fa sul serio». Nel suo ufficio, in Municipio, basta bussare. Sono gli impiegati a indicare la porta: •Entrate là». Ettore Borghi, indipendente, vicesindaco, sorride: «£' una caratteristica di questa giunta, e di Benassi in particolare. Teniamo le porte aperte». Poi aggiunge: «Afa non solo con la gen- irr aui mi a, rdire. è rdà dà. ti rno E a a ni. no ne ce eorniria, o». o, ma: hi, o, tiemo nn- irraalTà" te. Anche con le forze economiche della città, qui non siamo in rottura con il mondo industriale». E' vero. Solo che qui, forse, è più facile, perché qui 11 pel — avverte Carla Mietto — non ha ceduto niente, comanda per davvero. E' un padrone, insomma, dà sicurezza alla sua base e a chi deve contrattare. Il patto sociale c'è ed è forte. E nello stesso tempo la burocrazia del partito non ha diviso, non ha allontanato 11 potere politico '""città.lì vicésindaco ricorda: «i4 Bologna il piano regolatore non è passato, proprio prima delle elezioni. Imbeni ha dovuto cedere ai socialisti. A Reggio Emilia è stato approvato all'unanimità. Unanimità, capite?». Roberto Zelioli, neoconsigliere pel, cerca di spiegare: «Siamo stati premiati perché parliamo alla gente (e noi siamo riusciti persino a fare propaganda nelle parrocchie). Tutto il resto non conta. Nell'Emilia il voto è stato politico, qui invece amministrativo». Certo, qui a Reggio, nell'ultima vetrina dell'Emilia — e se ne vanta la gente per strada: «Questo è il modello reggiano» —, tutto è effettivamente diverso: la base è fe¬ delissima, quasi stalinista — e non lo nasconde —, ma la faccia è anche più aperta e disponibile che altrove. Cosi, quando 11 pel vince, nessuno si stupisce più di tanto e 1 giornali locali (tutto fuorché comunisti) arrivano a titolare che 'Reggio .conferma il suo sindaco-papà». Un papà particolare: capace di mandare gli auguri ai parroci della città, ma anche di andare su tutte le furie se qualcuno gli {ocpa 11 partito, «#'' v**,-*»" .,i Reggio è cosi, .Qui non ila-}*; tjio né~a ~PartHa*; ti è~xt-Bologitttr Là ci sono le Università, gli intellettuali, le nuove idee». Carla Mietto sta in piedi, davanti al ritratto di De Gasperl: »Noi slamo brava gente contadina e stiamo bene qui, ci basta questo paese di provincia, e ai comunisti non dispiace un sindaco che impone le liste e che fa il dittatore». Insomma, Reggio sembra una città all'antica. Con la sua giunta monocolore — «i socialisti sono usciti da qualche anno» —, con una cooperazlone fortissima, con 11 suo assessore agli Esteri, e nonostante 1 suoi nuovi gemellaggi americani. Tutto ancora come qualche anno fa. Anche 1 voti del pel. Pierangelo Sapegno a—mIcpnrscsmnds"pcamtpscrputmaazpcclodpr