Lama per adesso è con Natta nel pci comincia lo scontro

na per adesso è con Natta nel pei comincia lo scontro Lama ra al segretario: Colajanni ha parlato soltanto per sé na per adesso è con Natta nel pei comincia lo scontro Lama Primo acceso confronto in direzione - La maggioranza insiste per un chiarimento immediato, ma sul referendum ROMA — Sul tavolo della sede comunista ieri mattina molti tenevano spiegata la prima pagina dell'Unità. In alto a destra c'era una vignetta di Stalno che meglio non poteva rappresentare lo stato d'animo con 11 quale si è avviato il dibattito del dopovoto. SI vede la figlia del protagonista Bobo che osserva il padre in «désablllé» e gli domanda preoccupata: «...Il partito in mutande?' «...no. Tenuta estiva: calzoncini e zoccoli duri» la rassicura Bobo, che prende in giro implicitamente Achille Cicchetto, secondo 11 quale 11 pel ha •uno zoccolo duro del 30 per cento*. Battute, motti di spirito af- fiorano in modo insolito sulle labbra del dirigenti comunisti in questi giorni per loro difficili. Forse è il tentativo di scaricare una tensione che non può certo trovar soluzione in tempi brevi. Porse comincia ad emergere un modo meno formale e rigido di affrontare il dibattito politico. La direzione di ieri, che è proseguita fino a notte, è stata 11 primo passo dell'ampio dibattito sulla sconfitta elettorale che il pei ha appena avviato. Un dibattito ancora confuso, dove 1 troppi temi da esaminare si accavallano: tenuta del grupppo dirigente, definizione della strategia politica, atteggiamento verso il referendum, provvedimenti immediati per non rimanere isolati negli enti locali, ricerca delle cause e delle responsabilità per la perdita di elettori. A tutto questo si è aggiunta la sortita del senatore Napoleone Colajanni, che ha proposto che Luciano Lama abbia un posto di responsabilità nel partito. Quanto meno questo ultimo tema è stato immediatamente accantonato. Parlare di Lama può dar l'impressione che si parli di successione a Natta, e ciò è considerato a Botteghe Oscure alquanto prematuro. Ci ha pensato lo stesso segretario della Cgll a chiarire la situazione che rischiava di creare una incresciosa tensione interna. Lama, intervenuto in direzione per parlare dello stato del colloqui sul referendum, ha premesso la sua solidarietà al segretario. Sembra che già la sera prima, Lama avesse inviato una lettera a Natta per chiarire che dietro l'uscita di Colajanni non c'era alcuna manovra di gruppi. Cioè, non c'era l'ala «riformista» di Napolitano, Jotti, Pajetta ecc. Nessuno, a questo punto, osava dire una parola a favore dell'irruente senatore. Solitario, per tutta la mattinata Napoleóne' Colajanni-Ha'cosi passeggiato su e giù per il corridoio—di- ■ Montecitorio,- splegando che cosa realmente voleva dire. Il gruppo che lui aveva messo sotto accusa, 1 «giovani leoni* promossi da Berlinguer a posti di respon-. sabillta, hanno approfittato di questo isolamento per passare al contrattacco. .Io sono solo suo cugino in secondo grado» precisava 11 quasi omonimo Luigi Colajanni, segretario regionale della Sicilia. L'iniziativa di Napoleone Colajanni è sua o anche di altri?, si chiedeva a Fabio Mussi, responsabile per la propaganda. «£', nel quadro di altre iniziative... di ColajannU ribatteva ridendo. «Si parla di taglio di teste — aggiungeva un altro dei giovani beri in gueriani, 11 segretario per là Puglia, D'Alema —; non voglio difendere la., mia testa, ma mi preoccupa che una riflessione seria sia ridotta ad una sequenza di sciocchezze: E poi aggiunge¬ va, come se stesse parlando agli «anziani» della direzione: «/{problema non è il consenso dei comunisti a me, che ho ottenuto 53 mila preferenze. Il problema è il consenso del cittadini al partito. Non c'è stata una catastrofe locale. C'è stato un calo nazionale.. Fabio Mussi, che ha appena ricevuto un premio dal pubblicitari dell'Unipa «per la più bella campagna di cxm- r| vinzione politica; aggiungeva sorridendo: «7o, a mia difesa potrei dire che mi hanno dato da pubblicizzare un prodotto invendibile». Questi del giovani berllnguerlanl sono toni che in altri tempi sarebbero parsi irriverenti ed audaci. Oggi parlano senza auto-censure, come se 11 vecchio gruppo dirigente che dà l'impressione di volerli processare non incuta loro più eccessiva sogge¬ zione. Va a finire che tra i tanti problemi che il pel deve affrontare, spunta anche la guerra tra generazioni. Non sorprende quindi che in direzione la discussione sia stata ieri «complicata», secondo la definizione data dal capo ufficio stampa Tato. I massimi dirigenti del pel hanno soprattutto dibattuto quando convocare il comitato centrale. La maggioranza insiste per una riunione immediata, mercoledì e giovedì della prossima settimana.1 Comunque, prima del referendum. Cosi 11 partito potrà chiarire come intende andare alla nuova prova elettorale del 9 giugno. La relazione introduttiva è stata letta da Natta, 11 quale ha invitato a nbn cedere al pessimismo e ha ribadito che 6 ancora possibile ricostruire molte giunte di sinistra. Alberto Kaplsarda

Luoghi citati: Puglia, Roma, Sicilia