L'Everton, secondo trionfo

L'Everton, secondo trionfo COPPA COPPE Ai «blu» di Liverpool la finale di ieri dopo lo scudetto L'Everton, secondo trionfo Dopo un primo tempo di monotoni attacchi inglesi la partita si è accesa nella ripresa - Di Gray e Steven le prime due reti, quindi botta e risposta Krankl-Sheedy negli ultimi minuti Everton 3 Rapici Vienna 1 EVERTON: Sóuthall, Stcvcns, Ilatcliffc, Mountfleld, Van Den Hauwe, Reid, Steven, Bracevell, Sheedy, Sharp, Gray. RAPID VIENNA: Konsel, Lalner,, Garger, Weber, Brauneder, Kienast, Kranjkar, Hristic, Wctnhofcr (67' Fanenka), Krankl, Pacult (60' Groe.ss) Arbitro Casarin. Reti: 57' Gray, 72' Steven 85' Krankl, 86' Sheedy. ROTTERDAM — L'Everton ha vinto la Coppa delle Coppe, seconda tappa del suo «grande slam» calcistico, dopo il titolo di campione inglese ed in attesa della finale della Coppa d'Inghilterra contro il Manchester United sabato a Wembley. Trionfo per i «cugini» del Liverpool in una ripresa ricca di emozioni, dopo un primo tempo quasi a senso unico ma scialbo per la monotona manovra d'attacco del Everton e la partita di puro contenimento dei vien¬ nesi, come intimoriti dalla fama del blu e dal loro cammino in Coppa Coppe: nessuna sconfitta ed un solo gol subito. Era il solo Steven, partendo dalla fascia destra e con secche conversioni al centro a dare un apporto di fantasia alla manovra d'attacco — insistente ma monotona — della squadra di Liverpool. Da para lonnese dominava sui palloni alti il libero Weber, mentre a centrocampo si dannava su tutti i palloni soprattutto il biondo, baffuto e riccioluto jugoslavo Hristic, 11 più «attrezzato» a reggere ai takles decisi di Bracewell e Reid. Si faceva luce anche il giovane portiere austriaco Konsel, con uscite magari sin troppo spericolate ma di buona efficacia. Dopo una trentina di minuti la partita diventava più aperta. Un bel colpo di testa di Krankl (capelli grigi, 35 anni, una Coppa delle Coppe col Barcellona, ancora spraz¬ zi ma sempre più isolati dell'antica classe) su centro di Hristic finiva fuori al 31°. L'Everton trovava più spazio in avanti, Weber al 38° doveva bloccare con un duro «stop» di petto Gray e veniva ammonito da Casarin (che era assistito da Lo Bello e Magni). Gli inglesi andavano in gol con lo stesso Gray ma il fischio di Casarin aveva anticipato la conclusione della punta per il fuori gioco di Mountficld. La ripresa si iniziava con maggiore equilibrio, ed un Everton meno insistente nella pressione, ma solo per una decina di minuti di rifiato. Quando ripartivano, gli inglesi andavano subito in vantaggio. Un maldestro passaggio al portiere di Lelner dalla destra vedeva Sharp anticipare Konsel e toccare al centro dove Gray, in corsa, insaccava. Steven andava vicino al raddoppio al 20' (prodezza in palleggio e botta centrale al¬ zata in angolo da Konsel) ma al 27° non falliva il raddoppio mettendo in rete dalla sinistra un pallone battuto da Sheedy dalla bandierina, e filtrato fra difensori e attaccanti. Il finale era un botta e risposta. Krankl con freddezza dimezzava il distacco a cinque minuti dalla conclusione, ma il Rapid non faceva in tempo a organizzare il serrate che Sheedy infilava la palla del 3 a 1. il gol della sicurezza, con un pallonetto che scavalcava Konsel. Con la veemente ripresa, l'Everton ha convinto delle sue reali possibilità, tenuto contro che i suoi giocatori sono alla fine di una intensissima stagione. Steven, con le sue serpentine, e Sheedy con gli spunti in velocità, sono parsi i mattatori in attacco. Per il Rapid Vienna, l'aver disputato la finale è già stata una grossa soddisfazione. Hi in Van Bastcn C'usuriti arbitro a Rotterdam