II filosofo e il suono elettronico

II filosofo e il suono elettronico I La serie di conferenze-concerto presentate dal teatro Regio II filosofo e il suono elettronico ! Cacciari, il fisico Vidolin e il flautista Fabbriciani sul fenomeno della «Musica ex machina oggi» ■ TORINO — Il ciclo di «Mugica Società e Cultura- organizzato da Enrico Fubini per 11 Teatro Regio è giunto a conclusione dopo tre anni di jutili incontri secondo la formula del concerto presentato tertrmv conversazione, o megìlo della conversazione-lezione illustrata da un breve concerto. Argomento di quest'anno era la musica contempornea, e l'ultima conversazione, intitolata Musica ex machina oggi ha chiuso come un ponte drammaticamente gettato sull'avvenire. Il fenomeno del suono a generazione elettronica, divampato una trentina d'anni fa con una violenza che pareva dovesse affogare ogni altra forma di produzione musicale, si è ridimensionato nell'impiego di questo mezzo insieme con quelli tradizionali di produzione del Jsuono. ; Del tre maestri dell'avanguardia italiana, Nono che in ;un primo tempo vi pareva meno interessato di quanto ;lo fossero Berlo e Maderna, ci .si è sempre più accostato nel¬ la fase recente della sua evoluzione stilistica. Da Venezia, divenula il santuario italiano della musica ex machina, sono venuti a' illustrarne gli ultimi sviluppi il filosofo Massimo Cacciari e il tisico Alvise Vidolin: il pri¬ mo, divenuto quasi lo Spirito Santo del movimento e del suo maggiore esponente artistico. Nono; il secondo, inventore e costruttore di nuovi mezzi tecnici.pressoio Stu-dlo deiruniversità'aì'pàclQya/ - Dopo le loro-brevl^<Elilar«» conversazioni, attentamente seguite, 11 flautista Roberto Fabbriciani, che oggi è un protagonista della musica nuova e prezioso collaboratore, per non (Jire t ispiratore, dei compositori, liti eseguilo Con" bravura' ét'ùjSeface'rite uii frammento strumentale di Dos atmende Klarseln, il lavoro di Nono creato col sistema del live eleclronic, che fu uno dei cartoni preparatori dell'opera Prometeo, con testi poetici di Cacciari, e una Fantasia di Aldo Clementi, clic evidenziando ed estraendo dal suo nome le lettere adatte ne forma un tema di sette note. Una concezione orizzontale il lavoro di Nono, che esige dallo strumentista prestazioni Incredibili. Concezione verticale quella di Clementi, che adagia i suoni dello strumento sopra l'incessante brulicare protoplasmatlco d'un cuscino sonoro registrato su nastro magnetico. Una serata conclusiva che in realtà non chiude niente, ma anzi apre un discorso d'incognite» e d'interrogativi eccitanti. m. ni.

Luoghi citati: Torino, Venezia