Adesso tutti alla corte degli assessori «verdi»

Adesso tutti alla corte degli assessori «verdi» In molte giunte gli ecologisti sono determinanti Adesso tutti alla corte degli assessori «verdi» GENOVA — L'esame dei risultali elettorali mette in evidenza l'affermazione dei verdi in Liguria, dove sfiorano il 3 per cento, in Lombardia (2.7 per cento), nel Veneto (2.6 per cento). La media di tutta Italia per le regionali è I dell'1.7 per cento. Le percclti-n tuali salgono ancora in alcune province, come quella-di Genova (3,3 per cento). Per le comunali i verdi hanno raggiunto a Venezia il 4.4 per cento. I verdi hanno raccolto più voti dove si sono presentati con una individualità ben definita (non in Piemonte, dove la lista radicale ha contrastato i verdi ..puri,, rimasti sotto il 2 per cento), puntando su persone note per il loro impegno in battaglie ambientali ben precise. Si pensi a Venezia e ai problemi della laguna: là i verdi possono diventare determinanti. Altro esempio significativo è quello delle Marche. Per le regionali i verdi hanno ottenuto il 4 per cento nella circoscrizione dì Ancona, dove è acceso il dibattito sul parco del Conerò. A Brindisi 4,8 per cento per la lista degli avversari della supercentrale termoelettrica. In Liguria è stato eletto con un buon numero di preferenze, pur dopo una cam¬ pagna condotta con mezzi poverissimi, l'ex presidente del consiglio regionale di Italia Nostra. Piero Villa. Su 9 consiglieri regionali verdi, 6 provengono da associazioni di tutela come Italia Nostra e la Lega ambiente. Dove i ra-. tìftfàff harhio tentato di fuse* rirsi giocando sui nomi, coinè a Napoll.con Tortora e Pannella. l'affermazione netta è mancata. La convivenza col partito di Palmella si era già rivelata molto difficile alla vigilia delle elezioni; è probabile che 1 verdi «puri» siano propensi alla rottura. L'apartiticità dei verdi non equivale al riliuto della politica. Dalle prime dichiarazioni dei loro esponenti emerge al contrario la volontà di lare politica per la città o la regione nel senso più proprio, proponendo progetti non lumosl e ecologicamente idonei per la casa, il traffico, la sanila, la riduzione degli inquinamenti, il verde, il recuperò dei centri storici e cosi via. 11 corteggiamento da parte di parliti è stato Immediato, tanto più dove un solo consigliere.,,< potrebbe, , diventare l'ago della bilancia tra giunta di sinistrale .pentapartito. I politici di vecchia scuoia sembrano propensi a considerare gli eletti verdi come possibili compagni di viaggio, da invitare e premiare con qualche dichiarazione di buona volontà ecologica, magari con la promessa di realizzare qualche parco. I verdi «puri» ribattono: «Appoggeremo soltanto le giunte che includeranno le nostre richieste nel programma e che si comporteranno con coerenza, pronti a combatterle se non manterranno gli impegni. Il gioco degli schieramenti non ci interessa». Se il loro appoggio non sarà indispensabile e le loro richieste rimarranno inascoltate, faranno da «cani da guardia», per sorvegliare dall'interno e se occorre denunciare all'opinione pubblica gli amministratori che approvano il gasdotto pericoloso, la fabbrica che avvelena, la speculazione abbinata al porlo turistico. Mario Fazio

Persone citate: Mario Fazio, Piero Villa