Lama a consulto di Gian Carlo Fossi

es €onsulio (S dll V i) es €onsulio (S dll V i) (Segue dalla V pagina) 7io. Se non sarà possibile, ci sarà un confronto tra due posizioni diverse. Credo che la linea del risanamento economico, dimostratasi efficace, se spiegata bene, possa trovare consenso nella pubblica opinione». Alla dichiarazione di De Mila si collega strettamente l'annuncio Che 11 direttivo della de discute oggi una proposta del gruppo democristiano di Montecitorio per un'iniziativa immediata contro il referendum da avanzare alle altre forze polìtiche e ai sindacati. Essa si articola su due schemi di provvedimenti: il primo, che assomiglia molto al progetto Glugni-Treu, prevede il superamento dell'attuale sistema di scala mobile con la definizione di un salario base di 850.000 lire indicizzalo al 100% e fasce di Indicizzazione parziale per le quote di reddito superiori; li secondo tende a rilanciare l'occupazione attraverso una maggiore flessibilità della chiamala nominativa, contratti part-time nei settori privato e pubblico, agenzie al posto degli uffici di collocamento per coordinare offerta e domanda di lavoro. Il governo segue attentamente gli sviluppi della' intricata vicenda; spera che si sblocchi per iniziativa delle parti, ma ha in serbo un decreto che potrebbe anche es¬ sere particolarmente semplice. Basterebbe, secondo non pochi costituzionalisti, un solo articolo che abroghi espressamente le norme contenute nel quesito referendario e, di conseguenza, farebbe decadere la consultazione popolare. Tale abrogazione non avrebbe alcun effetto pratico sia per le aziende, che per i lavoratori: infatti, i quattro punti tagliati non potrebbero essere reintegrati, dato che le predette norme avrebbero già esaurito da tempo la loro validità. «Quella del referendum — ha detto Cra\i ieri sera lasciando Palazzo Chigi — è la questione centrale che abbiamo di fronte e dobbiuttio risolvere». Gian Carlo Fossi

Persone citate: De Mila, Treu