Alleanza a cinque nel Lazio ai pensionati l'unico seggio

Alleanza a cinque nel Lazio ai pensionati Punico seggio Alleanza a cinque nel Lazio ai pensionati Punico seggio ROMA — I risultati ufficiali hanno definitivamente confermato che la Regione Lazio continuerà ad essere governata dal pentapartito: pur registrando complessivamente una leggera flessione (un seggio in meno ed una percentuale Inferiore dell'1,4) democristiani, socialisti, socialdemocratici, repubblicani e liberali hanno superato indenni l'esame del voto, disponendo della maggioranza assoluta con 33 consiglieri su 60. Netto calo del partito comunista che ha perso il 2 per cento e 2 seggi rispetto a cinque anni fa (tenendo conto però che alle regionali del 1980 il pdup, poi confluito nel pei, aveva ottenuto un seggio e l'I,2 per cento dei voti). Stabile li movimento sociale che conferma i 6 seggi La vera sorpresa è venuta dalla Liga Veneta-Alleanza italiana pensionati che grazie ai resti ha conquistato in extremis per la prima volta un seggio alla Regione (ed è l'unico in tutta Italia). Successo dei Verdi che con 11 2,3 per cento dei voti hanno battuto il pli ed ottenuto cosi un seggio come 1 demoproletari, che nelle precedenti regionali non avevano raggiunto il quorum necessario. I sessanta posti del nuovo Consiglio regionale del Lazio saranno cosi distribuiti: 21 alla de, 18 al pel, 7 al psi, 6 al msl, 2 ciascuno al prl e al pli, ed 1 a testa al pli. a dp, alla Liga Veneta-Alleanza italiana pensionati, e ai Verdi. Vediamo ora in dettaglio la ripartizione dei 60 seggi nelle cinque Provincie laziali. A Roma la de e il msl hanno perso un seggio ciascuno scendendo rispettivamente a 14 e a 4 consiglieri, mentre il pel ne ha persi due (tenendo conto del seggio assegnato cinque anni fa al pdup) passando da 16 a 14. Un seggio a testa hanno invece conquistato 1 Verdi, e la Liga Veneta-Alleanza Italiana pensio¬ nati. E' rimasta Invece immutata la rappresentanza degli altri quattro partiti: psl (5 seggi), prl (2 seggi), psdi (2 seggi) e pli (1 seggio). Va comunque sottolineato il forte recupero della demo- crazia cristiana nella capitale dove è tornata ad essere dopo sei anni il partito leader staccando del 2 per cento il pei. Altre novità rispetto alle elezioni regionali del 1980 si sono registrate a Frosinone dove il psl e il msi hanno guadagnato un seggio, mentre uno lo ha perso 11 psdi. Invariata la posizione della de (3 seggi) e del pei (1 seggio). A Rieti, Viterbo e Latina i partiti hanno mantenuto gli stessi consiglieri del 1980: 4 la de, 3 11 pel e 1 a testa il psl e il msi. Riepilogando il pentapartito dispone di 33 seggi su 60 (cioè della maggioranza), mentre è del tutto improbabile una giunta di sinistra (pci-psi-Verdi e dp) che disporrebbe appena di 27 consiglieri. Per la guida della Regione fino ad oggi presieduta dal socialista Gabriele Panizzl è ancora tutto da decidere. La scelta del neopresidente dovrebbe rientrare in un accordo tra dc-psl-psdi-prl e pli riguardante anche la nomina del nuovo sindaco della capitale. Anche i risultati ufficiali relativi al nuovo Consiglio provinciale di Roma hanno confermato il regresso del pei, che — pur restando al primo posto — ha perso 2 seggi, e del psdi (1 seggio in meno), mentre la de ne ha guadagnato uno come i Verdi e i missini. Il pentapartito dispone cosi complessivamente di 23 seggi su 45, cioè dello stesso numero di consiglieri del quadripartito pci-psi-pri e psdi che guidava la Provincia. Ma sembra improbabile che venga rinnovata tale forma di governo. Pierluigi Franz

Persone citate: Pierluigi Franz, Verdi