Mask, Pratolini e il no ai mostri

Mask, Pistolini e il no ai mostri DICONO DI LUI Mask, Pistolini e il no ai mostri Viene presentato oggi «Mask» di Peter Bogdanovlch, storia di un ragazzo che, reso mostruoso da una rara malattia, tenta di vivere come gli nitri. Allo scrittore Vasco Pratolini abbiamo chiesto un'opinione personale su questo genere di film. Non mi piacciono. Ne ho visti, da <<1m bella e la bestia» di Cocteau sino a «L'uomo eie/unte», di film in cui l'essere mostruoso lotta contro la propria mostruosità: se l'espressione è alta, se il personaggio ti coinvol- ' gc come interlocutore, se te ne innamori, va tutto bene. Altrimenti non mi piacciono, non mi attirano: anche se poi finisco col vederli anch'io. Sono film magari di nobilissimi sentimenti, ma ti costringono a partecipare a un dolore di cui vorresti fare a meno volentieri; ti fanno violenza, ti obbligano ad angosciarti; usano disonestamente il patetico, la tenerezza, la compassione. Sono film-ricatto. Filmipocrisia, perché, diciamo la verità: se poi tu lo conoscessi davvero, il mostro, ti farebbe piacere frequentarlo, averlo per. casa, trattarlo da amico, uscirci insieme? Diciamo la verità: se conosci davvero anche soltanto una persona clic ha un handicap per la quale potresti fare qualcosa, la fai? Di solito no, anzi il diverso si tende a lasciarlo da parte, a metterlo ai margini, a volte a perseguitarlo: e poi si va a commuoversi sul suo dolore al cinema? Vasco Pratolini l«WC»i«ir*©) Vasco Pratolini nel '71 Vasco Pratolini nel '71

Persone citate: Cocteau, Peter Bogdanovlch, Pistolini, Vasco Pratolini