Bonn: cereali a prezzi congelati Qualche concessione all'Italia

La Germania rifiuterà un voto Cee contrario ai suoi interessi La Germania rifiuterà un voto Cee contrario ai suoi interessi Bonn: cereali a prezzi congelati Qualche concessione alFItalia BRUXELLES — Il ministro tedesco dell'Agricoltura Ignaz Klechle ha dichiarato, alla riapertura del Consiglio per 1 nuovi prezzi Cee delle derrate, che non accetterà un voto a maggioranza che vada contro gli interessi del suol agricoltori. Sulla settima riunione del Consiglio agricolo, pesa, dunque, la minaccia di un veto tedesco. La Germania chiede un congelamento del prezzi dei cereali e ha respinto l'offerta di una riduzione del prezzo del 2 per cento avar -.ta ieri dalla Commissione < tropea (contro il 3,6 per cento in meno originale). Kiechle ha detto: «Non sono ur. mercante di tappeti, ho chiesto un congelamento e questo voglio». Non sarà facile qer le altre delegazioni mettere in minoranza con un voto aperto la Repubblica federale tedesca, che è U primo Paese pagatore netto alle casse della Comunità. Ma è anche dubbio che la Germania possa invocare il veto, sulla base del «coni- promesso di Lussemburgo», facendo passare come «interessi vitali nazionali» due punti di calo dei prezzi garantiti per 1 cereali. Nel 1982, in una situazione analoga ma per ragioni diverse, il Consiglio mise in minoranza 11 Regno/Unito, che non potè bloc- care con 11 veto la decisione sul prezzi agricoli. Comunque, restano tre giorni di negoziati per la conclusione, giovedì, di questa maratona agricola e un compromesso potrebbe ancora essere raggiunto. Nell'ultima proposta presentata ieri dalla Commissione, sono state fatte anche alcune concessioni all'Italia: il prezzo degli ortofrutticoli calerà del 3 per cento, salvo che per 1 limoni e per 1 pomodori, per 1 quali resta la volontà di ridurli del 6 per cento. Dato che l'Italia potrà usufruire di una svalutazione della lira verde del 3,5 per cento circa, l'attuale pacchetto comporterebbe per 1 prodotti italiani un rialzo medio del 3 per cento circa del prezzi espressi In moneta nazionale, piti che negli altri Paesi comunitari ma sempre poco rispetto ai previsti aumenti nel costi di produzione. Per la Cee nell'assieme, 1 prezzi sarebbero praticamente congelati a livello degli anni scorsi, forse per la prima volta nella storia dell'.Europa verde», ma le risorse disponibili non consentono più 1 regolari e sensibili aumenti degli scorsi anni. Oli otto milioni di agricoltori europei saranno inevitabilmente delusi perchè la loro associazione - professionale, Oppa, aveva chiesto aumenti medi compresi tra 11 4 e 11 5, per cento. Renato Proni La spesa agricola Cee Paesi di destinazione Mlli°nl <» Ecu (1982) dellaspesa Valorl assoluti Valor! % - | 537.957 4.5 Danlmarca 549.808 iS ■ i 1926.421 1&0 Grecla 684.347 5,1 2858.812 J&? Irlanda j 495.473 ^jEt^ ./ S 2512.171 20A Lussemburgo 3.127 «~* 1202.130 ito Gran Brctagna 1283.516 12058.513 100 romesso di Lussemburgocare con 11 veto la decision

Persone citate: Ignaz Klechle, Renato Proni

Luoghi citati: Bruxelles, Europa, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo