Scommessa sull'Europa dei giovani imprenditori

Scommessa sull'Europa dei giovani imprenditori Scommessa sull'Europa dei giovani imprenditori ROMA — «Oiovanl imprenditori ed Europa: vincoli ed opportunità del mercato unificato europeo» è il tema della tavola rotonda organizzata nei giorni scorsi in Conf industria dal Comitato centrale giovani imprenditori, alla quale hanno partecipato, fra gli altri, i cinque rappresentanti dell'Industria italiana per le politiche comunitarie. Alberto Fatele Paolo Manclnelll, Rosolino Orlando, Carlo Patrucco e Cesare Sacchi. A Giorgio Fioruzzi, presidente del Comitato nazionale giovani imprenditori, abbiamo chiesto il perché di questo rinnovato impegno per l'Europa unita da parte dei giovani della Conflndustrla. «Lo motivazione principale — risponde Fioruzzl — è l'esigenza del rilancio industriale, della costruzione di una vasta aerea di forse in grado di confrontarsi con Usa e Giappone nella sfida aperta delle società post-industriali per passare dall'Europa di una teorica libertà degli scambi e della politica agricola, all'Europa della qualità delle produzioni e del rinnovamento tecnologico, rinnovamento che richiede un radicale cambiamento culturale, di metodo e di volontà politica». Che cosa manca alla realizzazione dell'Unione europea? .Senza dubbio, una volontà politica più decisa e forse anche il coraggio e Inibizione di costruire insieme il nostro avvenire. Molti dei problemi che trattiamo sarebbero stati risolti più facilmente e più rapidamente se, nella ricerca di soluzioni, fossimo stati ispirati da interessi di lungo periodo invece di rassegnarci ad accordi di modesto consenso e solo dopo discussioni spesso logoranti»- Se dovesse convincere una platea di imprenditori ancora Insensibili alla dimensione europea? •Ricorderei che l'impresa deve misurarsi con i mercati sovranazionali. Oggi il rapporto che conta è tra grandi aree economiche organizzate e strutturate in modo omogeneo, dotate di centri decisionali unificati». Allora che fare? . «Per costruire l'Europa, si può e si deve intervenire validamente non solo con un contributo di idee, ma anche con azioni concrete». Può anticiparne qualcuna? «Ad esempio, la realizzazione di una maggiore armonizzazione europea: per una maggiore utilizzazione dello "scudo" dello Sme; per l'unificazione degli standard tecnici; per potenziare il capitale scientifico europeo e frenare l'esodo del cervelli; infine, per facilitare le concentrazioni industriali transnazionali e promuovere insieme levtobilità dei fattori di produzione allinterno del conti,nente*uropeo^ .Zm^'i ' / ^Wj^te Pucci *.

Persone citate: Alberto Fatele, Carlo Patrucco, Cesare Sacchi, Giorgio Fioruzzi, Paolo Manclnelll, Pucci, Rosolino Orlando

Luoghi citati: Europa, Giappone, Roma, Usa