Tra Andreotti e Shamir la questione Palestina

Tra Andreottl e Shamir la questione Palestina Tra Andreottl e Shamir la questione Palestina ROMA — I colloqui che il ministro degli Esteri israeliano Yitzhak Shamir ha avuto tra domenica e ieri a Roma con il collega italiano Giulio Andreottl non hanno, come era prevedibile, aperto molti spiragli sulla disponibilità del governo di Gerusalemme ad accettare una presenza dell'Olp nella delegazione giordano-palestinese alle trattative proposte da Hussein di Giordania. L'ineludibilità del problema palestinese è stato il punto su cui Andreottl ha maggiormente insistito, assieme alla necessità di aprire un dialogo anche con la Siria, se si vuole veramente una soluzione della crisi arabo-israeliana giusta, globale e soprattutto durevole. Alla Farnesina non ha trovato conferma l'annuncio, dato a Pechino dal leader dell'Olp Arafat, su un suo prossimo viaggio in Italia, ma Andreottl si è trovato comunque a dover replicare alle obiezioni di Shamir sul¬ l'atteggiamento italiano di fronte alla questione palestinese. «Quello palestinese — ha detto Andreottl — è il nodo fondamentale della crisi. Nessuno si può meravigliare se l'Italia, di fronte alla tragedia del palestinesi, prova la stessa emozione che ha sentito, e sente, laddove il popolo ebraico era, ed è, maltrattato e leso nelle sue aspettative di eguaglianza e di giustizia». «E' un grave errore — ha aggiunto Andreottl — lasciar cadere le iniziative suscettibili di favorire un avvio di processo negoziale. Occorre che tutti dimostrino coraggio e sincerità di intenti nel perseguire la causa della pace, cogliendo le occasioni favorevoli ogni volta che si presentano». Da parte di Shamir sono comunque venuti due segnali positivi. Il primo è la conferma, data esplicitamente ad Andreottl, che 11 governo israeliano intende completare al più presto il ritiro delle. proprie truppe dal Libano, Il secondo segnale è l'indiretta conferma di una dispo-' nlbllità di Gerusalemme ad aprire una trattativa con Hussein di Giordania. Dal punto di vista di Gerusalemme, la missione di Shamir a Roma aveva però un .altro obiettivo prioritario: quello di ottenere da Andreottl, presidente di turno del Consiglio dei ministri Cee, assicurazioni sul futuro dei rapporti tra Israele e la Comunità, in particolare delle esportazioni israeliane di agrumi e fiori In Europa. La preoccupazione di Israele, come del resto degli altri Paesi mediterranei che non sono membri della Comunità, è che l'ingresso di Spagna e Portogallo, con il loro potenziale agricolo, renda insostenibile la concorrenza. Andreottl ha assicurato Shamir che la presidenza italiana farà di tutto per avviare nuovi negoziati che tengano conto della realtà della Cee a dodici.

Persone citate: Shamir, Yitzhak Shamir