Rinasce il lago di Avigliana

Rinasce il lago di Avigliana Il suo habitat ritroverà l'equilibrio entro il Ì990 Rinasce il lago di Avigliana Dopo 40 anni di inquinamento, che hanno portato il grande specchio d'acqua al collasso ecologico, le fognature di Avigliana verranno deviate nella Dora e, grazie a un nuovo depuratore, cesserà la causa del danneggiamento ecologico - Una spesa di 26 miliardi Bloccato dopo 40 anni l'inquinamento del Lago Grande di Avigliana con 11 collettore delle fognature. Queste ultime non finiranno più nel lago, ma andranno temporaneamente a scaricare nella Dora Riparla, fino al completamento del depuratore già iniziato. Amministratori ed ecologi sono soddisfatti del finanziamento di 26 miliardi del Fio (Fondo investimenti occupazione) per il Consorzio di depurazione delle acque della Bassa Val Susa, al quale aderiscono sette Comuni. Altrimenti l'impianto realizzato attorno al lago sarebbe stato Inutile. La pegglor causa del disastro ambientale del lago maggiore appare eliminata; ma occorreranno almeno .4-5 anni perché le acque possano tornare ad essere limpide ed ossigenate. Il lago grande di Avigliana, che è inserito nel parco regionale, non ha. Immissari perché è di origine morenica, ma è collegato con una canalizzazione al vicino lago piccolo. Quindi le acque inquinate travasano dal grande al piccolo e quest'ultimo alimenta i canali d'irrlgazloone del consorzio Gerbole. La rete fognaria cittadina che finiva nel lago grande ha provocato l'Inquinamento e il deperimento dell'ambiente lacustre. L'immissione di azoto, fosforo e polifosfati diversi ha portato al fenomeno dell'eutrofia, cioè alla supernutrizione delle acque, quindi ad una alterazione biologica. Alcuni anni fa erano spettacolari le mutazioni primaverili del lago, che diventava rossiccio. Era l'inizio della modificazione del sistema ecologico, La rete fognaria di 15 chilometri è costata 2 miliardi e mezzo. Mancano però ancora gli allacciamenti delle abitazioni private ai collettori. «Per il disinquinaménto del lago e dei canali — afferma il sindaco Carla Turrinl —, occorre il depuratore. E' importante non più vuotare i liquami, ma spostarli nella Dora Riparla non rlsoh'e il proble¬ ma. Con il finanziamento assegnato al più presto potremo avviare i lavori». Nella Bassa Val Susa sette Comuni: Avigliana, S. Ambrogio, Rublana, Almese, Villardora, Rosta, si sono consorziati per disinquinare gli scarichi che vuotano in canali e nella Dora Riparla. Finora sono stati spesi tre miliardi e mezzo per lavori parziali. «Per eliminare gli inquinamenti occorrono ancora alcuni anni — afferma Oscar Lazzaretto, presidente del consorzio —, ma ora slamo fi¬ duciosi perché il Fio )ia deliberato il flnamiamento, che ci verrà inviato al 40 per cento. Abbiamo slcuresea anche per il rimanente 60 per cento, perché i nostri progetti sono giù esecutivi. Con i primi 4 miliardi termineremo il depuratore che filtrerà il 30 per cento delle acque. Con altri 6 finiremo altre canalieaaeioni di collegamento». Inoltre si permette l'apertura di altri cantieri, con la possibilità di rilanciare l'occupazione in zona per almeno 2-3 anni. g,„ ^oìi

Persone citate: Carla Turrinl, Oscar Lazzaretto