Torna di moda la malattia delle signorine dell'800 di Ezio Minetto

Torna di moda la malattìa '"(felle signorine deir800 Come si manifesta e si cura la spasmofilia Torna di moda la malattìa '"(felle signorine deir800 VENEZIA — Di gente eternamente «stanca già dal mattino», è pressoché pieno il mondo: per non parlare poi di chi soffre anche, abitualmente, di batticuore, formicolìi, crampi, oppressione respiratoria e crisi di claustrofobia o agorafobia. E' sempre nevrastenia o nevrosi depressiva, la loro? oppure, tra i tanti, c'è chi può esser un po' meglio inquadrato — anche ai fini curativi — entro i pur non precisissimi confini di una «spasmofilia»? Riesumata da un suo lungo silenzio di ottocentesca «malattia d'oltralpe», la spasmofilia — tema caro ai clinici e neurologi della Parigi della Salpetriere e dell'Hotel Dieu fine-secolo scorso — ha trovato oggi anche da noi convinti assertori e più precise connotazioni. Confuso e indistinto, nella gran marea dei nevrotici-depressi — e puntualmente malcurato a vita con inutili tranquillanti — lo spasmofillico (o meglio la spasmof lllica, perché più spesso è donna) soffre primariamente di una condizione di ipereccitabilità neuromuscolare da alterato metabolismo del calcio, su base di predisposizione ereditarla. Si tratta di un anormale stato costituzionale — latente e più o meno ben sopportato per lungo tempo — che può affiorare in occasione di stress fisici o psichici oppure di eventi stressanti fisiologici o patologici (gravidanza, allattamento, malattia). La spasmofilia, insieme alla sua manifestazione più critica, che è la «crisi di tetania» — è stato ribadito al recente «V International Congress on Calciotroplc Hormones» di Venezia (O. Mllhaud, S. Ortolani, A. Agnoli, B. Bergamasco) — corrispondono a uno stato di carenza cellulare di calcio (con calcio «bloccato» negli organuli intracellulari oltreché a un deficit di «calcltonina»: e una precisa conoscenza dei suoi sintomi fisici e del suo «profilo» psicologico e l'applicazione di rigorose prove strumentali e biologiche (elettromiografia, elettroencefalografia, potenziali di iperventilazlone, makers bioumorali) possono affinare la diagnosi e far scegliere 11 razionale nella terapia. L'identikit del soggetto spasmofllllco — quasi tutte donne tra i 20 e 40 anni — è rigorosamente costruibile' solo sulla base di almeno 4 sintomi obbligati su 5 (astenia mattutina importante e costante; crampi o tetania; iperventilazlone, parestesie, svenimenti). Il profilo psicologico? è ben diverso da quello della «personalità» della nevrosi depressiva: perché 11 soggetto spasmofillico soffre piuttosto di ansia o depressione di bassa intensità e di tipo «reattivo» alla malattia che lo affligge. Con gli ansiolitici e tranquillanti, vedi il caso, stanno peggio: e cosi finiscono di essere ancor più colpevolizzati nel già teso ambiente familiare. Con regime alimentare ricco di calcio (900 mg al giorno di sali di calcio), con la vitamina D o suol metaboliti (calciferolo) e con la terapia calcitoninlca (a «risparmiare» l'uscita del calcio dalle cellule) si hanno soddisfacenti miglioramenti nel 50 per cento dei casi: oltre che le straordinarie riprese psicologiche di chi uscito dal lungo ignoto della diagnosi, ha forse finalmente trovato etichetta e rl- medl0' Ezio Minetto

Persone citate: Agnoli

Luoghi citati: Parigi, Venezia