L'Olanda diserta il Papa

L'Olanda diserta il Pana In piazza solo 10 mila fedeli dei 120 mila previsti nel cuore cattolico del Paese L'Olanda diserta il Pana Dodicimila poliziòtti intorno all'aeroporto di Eindhoven per prevenire incidenti - Fatto senza precedenti, il Pontefice ha motivato le scelte che scontentano la Chiesa locale - «Se mi contestano? Hanno anche contestato Gesù e San Paolo» DAL NOSTRO INVIATO S-HERTOGENBOSCH — All'insegna della freddezza, della polemica e del confronto è cominciato ieri il viaggio di Giovanni Paolo II in Olan-. da, provincia «ribelle» della Chiesa cattolica. E' la visita pastorale che conclude i viaggi europei del Papa (in Scandinavia, dove ci sono proporzionalmente meno cattolici che in Giappone, non prevede di andare). E Wojtyla ha voluto darle Inizio dar punto più dolente, dalla diocesi di 's-Hertogenbosch, dove da pochi mesi è in carica un vescovo nominato a dispetto del parere di molti nel suo gregge. E la città ha risposto con le strade e le piazze quasi vuote. Compresa quella in cui Giovanni Paolo II, davanti alla cattedrale, ha celebrato il ministero della Parola,' e ha spiegato — fatto clamoroso — i motivi della sua decisione. 'S-Hertogenbosch è la-diocesi più grande dei PaesiBassi, un milione e mezzo di credenti, nel Llmburgo cattolico, opposto al Nord protestante ; ma non è stata capace di mobilitare sulle vie della processione papale, e sulla piazza, più di qualche migliaio di persone. 'Eravamo preparati a una folla di 120 mila fedeli e curiosi — ci ha detto un funzionarlo di polizia —, ma credo che non ce ne siano più di 10 mila». In compenso le forze di sicurezza erano ben presenti: solo attorno all'aeroporto di Eindhoven 12 mila uomini e donne della polizia stavano in guardia, per respingere eventuali provocazioni, o il gesto irresponsabile di qualche squilibrato. Ma non c'è stato nulla di tutto questo: l'Olanda ha risposto con l'indifferenza. Giovanni Paolo II se l'aspettava: sull'aereo che lo portava qui, a chi gli domandava «E se la contestano?» ha risposto sorridendo: «Oh, ìian7io contestato tanti prima di me, anche Sari'Pnoìo"è*Sèìtt Cristo sono stati contestati». Però, appena sceso all'aeroporto, dove, come ha rilevato la Radio Vaticana, l'accoglienza «é stata calorosa, ma niello numerosa del previsto», ha voluto ribadire il suo buon diritto ad andare a trovare il suo «gregge». E' vero che 1 vescovi compiono ogni cinque anni una «visita ad limina». Ma perché-«In quest'epoca di Maggi; '• facili il - - i*scó»o< > tìt Roma non dovrebbe visitare t suoi fratelli che stanno lavorando per il Vangelo, per rinforzare la loro fede e quella del loro gregge?». Non è l'unica spiegazione che Giovanni Paolo II ha dato ieri pubblicamente. In un giorno che forse avrà un posto particolare nella storia di questo pontificato, di fron te alla piccola folla, composta soprattutto di persone anziane, che l'ascoltava nella piazzaci "é-rièftógèribbsch, si è In parte giustificato per la scelta di un vescovo, il salesiano Jan Ter Schure, che ha provocato molte polemiche, e nello stesso momento ha ri badito il suo diritto-dovere di decidere, senza renderne conto a nessuno. «So che avete avuto delle settimane difficili, in seguito a recenti nomine di vescovi», ha esordito il Papa. Il capitolo, diocesano di 's-Hertogenbosch aveva proposto, com'è tradizione, una terna di nomi, per la successione di un vescovo molto-«aperto», monsignor Bluyssen. A guidare la diocesi invece è stato scelto monsignor Jan Ter Schure. ausiliario di monsignor Gljscn, considerato estremamente conservatore. «Per ogni nomina il Papa cerco di comprendere la vita di una Chiesa locale — ha spiegato Wojtyla —, Si ìnfonna, chiede consiglio, come prevedono il codice,di diritto canonico e le abitudini ecclesiastiche. Capirete che ogni lauto le opinioni espresse divergono. Infine tocca al Papa prendere la decisione. Dovrebbe spiegare la sua scelta? La discrezione lo impedisce». In tutta coscienza, ha detto ancora Wojtyla, e 'davanti a Dio» a 's-Herlegenbosch è stato nominato il più adatto. Gli olandesi amano molto la libertà, ha ammesso il Papa, ma essa deve svilupparsi «rlspettando l'autorità di coloro che sorto stati chiamati da Cristo a condurre il popolo di Dio». E' dunque un viaggio che si preannuncia difficile, viziato da polemiche con radici lontane e profonde. La comunità ebràica di Olanda noir .s'incontrerà con il Papa, perché la Santa Sede non riconosce 10 Stato di Israele, e non ammette nessuna responsabilità morale nel genocidio perpetrato ,dal nazisti;1 uCome passiamo dimenticare'— ha. tìètto'irpapa; conipicndd -un gesto di disponibilità a superare la frattura — il tragico fato e il sacrificio di molte migliaia di ebrei? Preghiamo 11 loro Dio, che è anche il nostro Dio, affinché il popolo eletto possa vivere in. pace e sicurezza. I popoli che lianno sacrificato le loro vite possono ben chiederci: che cosa avete fatto con la libertà che ci è costata così cara?». Marco Tòsàtti 'S-Herlogenbosch. Il Papa sull'auto si dirige verso la cattedrale (sullo sfondo) per celebrare la Messa

Persone citate: Gesù, Giovanni Paolo Ii, Jan Ter Schure, Maggi, Wojtyla

Luoghi citati: Giappone, Israele, Olanda, Roma, San Paolo