Lassù si sfiorano troppi jet

lassù si sfiorano troppi jet In meno di venti giorni tre piloti denunciano mancate collisioni lassù si sfiorano troppi jet «Nei casi di Cagliari e Palermo non c'è stato rìschio grave» dice il presidente dei controllori di volo - Caccia stranieri sono passati a 500-1000 metri da DC-9 dell'A ti -1 ministri della Difesa e dei Trasporti aprono inchieste - Sollecitata a Craxi la formazione del comitato per le aerovie che dovrà coordinare i voli militari e civili ROMA — Ma davvero 1 cieli italiani sono diventati rischiosi come le autostrade nel giorni «caldi» d'agosto? In meno di venti giorni, tre piloti dell'Atl, la compagnia aerea che gesti ce 1 voli nazionali, hanno denunciato altrettanti rischi di collisioni In volo con aerei militari di cui due, addirittura, avvenute nello stesso giorno. Dagli organi di categoria e dalle sedi Istituzionali più direttamente Interessate come l'Anpac (11 sindacato de) piloti). l'Anav (l'azienda autonoma di assistenza al volo), 1 ministeri della Difesa e del Trasporti, l'allarme si è Immediatamente trasferito negli ambienti politici. I radicali hanno già chiesto un dibattito parlamentare, 1 comunisti hanno proposto l'audizione Immediata del ministro Signorile Il responsabile della Difesa, Spadolini, e del Trasporti, Signorile, hanno annunciato di aver già predisposto inchieste. .Sulle due mancate collisioni tra due DC-9 dell'Atl e aerei militari stranieri sui cieli di Cagliari e di Palermo — è detto in un comunicato del ministero del Trasporti — la commissione per la sicurezza del volo aprirà un'iìidagine. Lo stesso giorno in cui si sono verificate le due "interferenze" — prosegue la nota — ossia l'S maggio scorso, il ministro ha anche inviato alla presidenza del Consiglio un invito a costituire quanto prima il comitato per l'utilizzazione dello spazio aereo, come previsto dall'articolo 10 del decreto del presidente della Repubblica del 1981-. Piena disponibilità all'Iniziativa è stata espressa dal ministro della Difesa Spadolini il quale ha anche fatto sapere che gli aerei militari coinvolti nella vicenda non appartengono all'Aeronautica Italiana. Si tratterebbe, stando al primi, ufficiosi risultati dell'Inchiesta, di un aereo francese del tipo «Allzé» — partito dalla portaerei • Clcmenceau* — e di due altri velivoli stranieri non ancora identificati ma che In quel momento, comunque, non prendevano parte alle esercitazioni Nato «Dlstant Hammcr- che si svolge¬ vano nel tratto di mare compreso fra la Sicilia e la Sardegna. Aerei Nato fuori rotta o aerei spia di altre nazioni? Difficile dirlo al momento. «Potrebbero essere aerei da caccia francesi Etendard — ha osservato 11 generale ' Mura, presidente dell'Anav —. Comunque riusciremo a sapere chi sono-. Secondo l'aeronautica militare si tratterebbe senza dubbio di aerei dell'Alleanza atlantica. Le tracce notate sul radar militari erano segnali convenuti ed i velivoli quindi dovevano senz'altro considerarsi «amici». L'organizzazione del controllori di volo che fanno capo all'Anav è responsabile — ha precisato ancora li generale Mura — del traffico civile che si svolge nelle aerovie, ma non può evitare intrusioni negli spazi aerei controllati di velivoli non autorizzati o non sotto controllo. I plani di volo del velivoli militari, in sostanza, vengono autorizzati unilateralmente dalle autorità militari In occasione di esercitazioni nazionali o Nato ci si limita alla diffusione degli ormai famosi «notom», di avvisi generici, cioè In cui vengono ln- dleate la zona e le ore in cui le esercitazioni si svolgeranno. Da qui l'idea, divenuta ormal esigenza, di costituire un organo misto di controllo per evitare sovrapposizioni e sconfinamenti e per dare, insomma, un assetto più organico al flusso del traffico Quest'organo dovrebbe essere, appunto, il comitato per l'utilizzazione dello spazio aereo sollecitato da Signorile alla presidenza de? Consiglio e di cui palazzo Chigi dovrebbe ora occuparsi al più presto. -Anche se — fi notare il generale Mura — la situazione non è poi così drammatica come può sembrare a prima vista. Quanto a frequenza di mancate collisioni, siamo sugli standard medi degli altri Paesi a intenso traffico aereo». Ridimensionati anche 1 due Ultimi episodi. -Sull'incidente del DC 9 nel cielo di Cagliari — ha spiegato ancora 11 presidente dell'Anav in un'intervista al OR-2 — non si può parlare, considerata la distanza di 500-1000 metri, di pericolo di collisione ma solo di avvistamento. Sono avvenimenti che in gergo classifichiamo di classe B (rischio possibile)-. Sulla terza mancata collistone (prima in ordine di tempo) verificatasi nel cielo di Ancona In aprile fra un Tornado della nostra aeronautica militare ed un altro aereo civile, la commissione del ministero del Trasporti avrebbe Infine indicato come ipotesi più attendibile lo sconfinamento del velivolo militare. . r. con.

Persone citate: Craxi, Signorile, Spadolini

Luoghi citati: Ancona, Cagliari, Palermo, Roma, Sardegna, Sicilia