Tumulti contro la guerra in molte città iraniane

Tumulti contro la guerra In molte città iraniane Manifestazioni, con vittime, ancheà Teheran " Tumulti contro la guerra In molte città iraniane PARIGI — L'Iran sembra sul punto di entrare in un nuovo periodo di instabilità politica. Numerose città continuano a essere teatro di manifestazioni di protesta contro la guerra. Le dimostrazioni antlgovernatlve del mesi scorsi, alcune con morti e feriti, non hanno rappresentato una minaccia Immediata per 11 regime dell'ayatollah Khomelni, ma hanno evidenziato 11 crescente malcontento per il conflitto con l'Iraq, in corso da 4 anni e mezzo, in un momento di disastri sul campo di battaglia, di privazioni economiche, di una imminente campagna elettorale per la presidenza, e per le condizioni di salute sempre precarie dell'Imam. «In passato pensavo che alla morte di Khomeini la transizione a una nuova leadership sarebbe stata tranquilla, ma se muore in mezzo a una crisi e a crescenti disordini di piazza, non so come andrà a finire» — ha dichia¬ rato a Washington il diplomatico iraniano Shaul Bakhash. Il governo rivoluzionarlo islamico generalmente vieta ai giornalisti occidentali di entrare In Iran, per cui le informazioni sulle proteste sono state fornite da diversi gruppi antlkhomelnlstl In esilio, fra cui i «mujaheddin khalq», che si sono attribuiti il merito di avere organizzato le manifestazioni di piazza. Secondo costoro, diecimila persone hanno partecipato 11 10 aprile alla prima protesta contro la guerra che si sia avuta a Teheran e numerosi manifestanti sarebbero stati uccisi dal «guardiani della rivoluzione», che hanno aperto 11 fuoco contro la folla Altri civili e miliziani khomelnlsti sono rimasti feriti. Proteste al grido .vogliamo la pace e la libertà» sarebbero avvenute a Teheran e In altre città nelle tre settimane successi-' ve e anche queste hanno avuto un esito sanguinoso,' dicono i mujaheddin. A Mashhad, nell'Iran nordorientale, le forze della resistenza si sono impadronite di un distretto per quattro giorni, togliendolo al «guardiani della rivoluzione». Secondo Massud Rajavi, capo del mujaheddin in esilio, dimostrazioni contro la guerra sono avvenute in 74 località e 900 persone sono state arrestate. Ma a giudizio di specialisti di questioni iraniane si è trattato di manifestazioni di protesta spontanee per la guerra e le restrizioni per le quali i mujaheddin non hanno avuto grande merito. Il 25 aprile 11 presidente del Parlamento, Rafsanjanl, ha detto a radio Teheran che i nemici esterni dell'Iran avevano mobilitato 1 mujaheddin, 1 marxisti, i seguaci del defunto re ed altri agenti interni per costringere l'Iran a rinunciare al suo. obiettivo di rovesciare 11 presidente iracheno Saddam Hussein.

Persone citate: Khomeini, Massud Rajavi, Saddam Hussein, Shaul