La parola passa ai capilista

La parola passa m capilista Tredici partiti pronti alla competizione elettorale: il programma dei primi 7 La parola passa m capilista I /avv. Bianca Guidetti Serra per democrazia proletaria; il prof. Gianni Mattioli per la lista verde; Fon. Ugo Martina! per il itisi; Giovanni Viarengo per l'alleanza pensionati; Roberto Gremmo per il Piemont; Ferruccio Bortolotto per il partito nazionale pensionati; Marco Palmella per la lista verde civica A 48 ore dall'apertura dei seggi. 1 capilista designati, o gli uomini più rappresentativi (lista verde e lista verde civica hanno scelto di elencare i candidati in ordine alfabetico), puntualizzano programmi e idee. Il futuro di Torino, l'ambiente in cui dovranno maturare le svolte che si profilano all'orizzonte, 1 rapporti fra il cittadino e l'amministrazione, sono i grandi temi del dibattito pre-elettorale. Bianca Guidetti Serra (dp) — Avvocato, nota per le sue battaglie in difesa dei diritti civili, si presenta per la prima volta, come indipendente, alle amministrative 'Senza alcuna campagna elettorale', lì programma è centrato su quattro punti: «Democrazia e partecipazione, con proposte di referendum sulle decisioni fondamentali, nessuna nomina politica negli organismi collegiali; lavoro, con un occhio alle trasformazioni tecnologiche, ma anche al benessere della gente; citta, promuovendo uno sviluppo che tenga conto dei bisogni sociali e ricerchi fonti di energia alternative; integrazione delle persone emarginate come anziani, handicappati, malati-. Gianni Mattioli (lista verde) — Docente di fisica all'università di Roma, propone, In polemica con altre liste di impronta ecologista, «urta scelta schiettamente e pulitamente verde-. Sotto il simbo¬ 10 del «sole ridente» promette battaglia dura 'dentro le istituzioni, per cambiare l'aria del "palazzo" inquinata da tanti scandali'. Ecologia e antinuclearismo sono temi ricorrenti: «/ partiti tradizionali non hanno compreso la trasformazione in atto, decidendo l'insediamento di una nuova, enorme centrale elettronucleare, che riassume in sé i modelli del vecchio modello industrialista». Ugo Martinat (msi) — Deputato, membro della segreteria centrale. Chiede l'elezione diretta del sindaco, la modifica della legge sugli appalti, l'abolizione del Comitato regionale di controllo, con 11 decentramento della Corte dei conti. 'Per Torino puntiamo sulla revisione del piano regolatore con l'obiettivo, già proposto nell'80, di fare della città un polo per una moderna Tecnocitì/'. Il movimento sociale vuole 'riportare ai torinesi una cultura vivace e pluralista, eleminando egemonie imperanti sotto la guida comunista: amministrazione pubblica, università e potere economico devono essere coordinati, lavorare insieme per raggiungere l'alto livello tecnologico che compete a Torino: Giovanni Viarengo (alleanza pensionati) — Giornalista, in pensione dopo aver diretto la sede Rai di Torino, ha un grande rammarico: 'I pensionati sono di- visi in due liste, mentre uniti potremmo andare al governo: Si batte per «una città più civile, che tenga in conto l'uomo'. Ha accettato di entrare in un movimento d'opinione « nella speranza di dare un contributo per migliorare la qualità della vita e qualche idea per correggere i meccanismi, spesso sospetti, della spe- sa pubblica». Sui problemi della terza età ha idee chiare: 'Questa civiltà pensa poco agli anziani: dopo averli dichiarati tali, li abbandona. Non basta offrire un effimero diversivo e poi lavarsi le mani'. Roberto Gremmo (Piemonti — Direttore del settimanale «Union piemonteisa», apre una lista caratterizzata dalla bandiera piemontese. Si pone tre finalità: 'Autonomia regionale, azione contro gli scandali, interventi contro una mafia che ormai è arrivata anche in casa nostra». Questi i progetti per Torino: 'Non vogliamo che resti, come oggi, la terza città meridionale d'Italia, ma che diventi la capitale dei piemontesi. Perché non nascano equivoci, ci batteremo perché la città recuperi un ruolo adeguato alla sua nobile frodi-l zione culturale^ storica cfte'f non può esserexUméntfèc&t. J?f questo è un discorso rivolto ai piemontesi per nascita e per libera scelta: Ferruccio Bertolotto (partito nazionale pensionati) — Grande invalido di guerra, ex dipendente Inps, propone un programma che non si occupa solo delle pensioni, ma di tutti i problemi dell'anziano: assistenza domiciliare, migliori condizioni di vita nelle case di riposo, lavori, seppur marginali, agli autosufficienti. Chiede che rappresentanti del pensionati facciano parte del consigli provinciali e regionali Inps e delle Usi. .il nostro obiettivo è insomma la sicurezza e la tutela del pensionato: un impegno che proseguiremo anche dopo le elezioni, qualunque sia il loro esito: Marco Palmella (lista verde civica) — Il leader radicale chiede .fiducia e sostegno per un ambiente, per delle coscienze, per delle istituzioni pulite». «£' accaduto qualcosa — accusa — che ha offeso Torino e il Piemonte, e con Torino tutto il Paese. Si chiama partitocrazia, offesa alla democrazia, alla verità, all'in¬ fp formazione: I politici sono 'Sempre più uniti, da Natta ad Almirante, negli scandali impuniti e nello scandalo di una.giustizia ingiusta, debole con i forti e prepotente con i poveri». L'obiettivo è che 'tornino ad affermarsi, dalla loro città e da tutto il paese, l'ordine nuovo di Gobetti e Terracini, l'ordine, la pulizia, la libertà di Serini, Cajumi, Frassati'.

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