Prodi conferma ai sindacati non è in vendita di Emilio Pucci

Prodi conferma ai sindacati non è in Cgil, Cisl e Uil ribadiscono le riserve sulla cessione della Sme Prodi conferma ai sindacati non è in ROMA — L'Alfa Romeo non è in vendita. Il sindacato non sarà più tenuto all'oscuro del mutamenti di strategia dell'Irl. Con queste due importanti rassicurazioni il presidente della più grande holding pubblica, Romano Prodi, è riuscito «far pace» con Cgil, Cisl e Uil, dopo le violente polemiche dei giorni scorsi per la cessione della finanziaria alimentare Sme alla Buitoni del gruppo di Carlo De Benedetti. Qualche osservatore, però, preferisce parlare solo di tregua, perché nell'incontro di ieri con Prodi le delegazioni sindacali guidate da Militello (Cgil), Colombo (Cisl) e Galbusera (Uil) hanno rinnovato •dubbi e perplessità» sulla convenienza di privatizzare la Sme. Al punto che non è stato revocato lo sciopero di 4 ore per 11 15 maggio di tutte le aziende pubbliche del settore alimentare. Ma il clima è sicuramente più disteso e ulteriori chiarimenti ci saranno nei giorni a venire. Olà sono stati fissati due nuovi appuntamenti con i vertici IH. Il primo incontro è previsto dopo 11 20 maggio per un confronto sul progetto di politica industriale dell'Istituto e in quell'occasione Prodi dovrà indicare quali settori vengono considerati «prioritari e strategici». Il secondo incontro si terrà a giugno e riguarderà alcuni passi con¬ troversi del protocollo di Intesa siglato di recente che, come afferma 11 comunicato sindacale, «va salvaguardato da nuove inaccettabili violazioni*. Il tutto per evitare altri incidenti di percorso. I due incontri, poi, ha affermato Militello, dovranno servire a meglio tutelare 1 diritti del lavoratori in caso di cessioni delle aziende. Il sindacato, comunque, resta in guardia sulla cessione della Sme e vuole meglio valutare la congruità dell'affare. Le organizzazioni del lavoratori sollecitano di essere ricevute dal governo per ottenere precise garanzie. Cgil, Cisl e UH chiedono in particolare che l'ok definitivo alla vendita della Sme (l'ultima parola spetterà infatti al governo) sia subordinato a tre condizioni: 1) che sussista veramente una convenienza' economica e finanziarla dell'operazione; 2) che siano salvaguardati 1 livelli occupazionali (in pericolo ci sarebbero più di 3000 posti di lavoro); 3) che De Benedetti sia disponibile ad istaurare un modello di relazioni Industriali analogo a quello adottato dall'lrl, con la eventuale sigia di un altro protocollo d'intesa. Prodi nel confronto con le delegazlon sindacali ha difeso la corretteza delle procedure osservate nella operazione Sme, negando qualsiasi violazione del patti contenuti nel protocolo d'intesa. Ma, riferiscono fonti sindacali, 11 presidente dell'Irl avrebbe ammesso che una discussione sulla linea strategica dell'Istituto precedente alla cessione Sme sarebbe stata utile. Per il caso Alfa Romeo, Prodi ha confermato al sindacati che la casa automobilistica non è in vendita. La ricerca dei partners riguarda Invece un eventuale accordo di natura prevalentemente commerciale, perché, migliorando la rete commerciale, Tiri ritiene di far raggiungere all'Alfa una maggiore quota di mercato. La ricerca di partner sarebbe a tutto campo ma secondo 1 sindacalisti si guarderebbe di più agli Stati Uniti. Il pel ha intanto chiesto un'audizione del ministro dell'Industria, Altissimo, alla commissione parlamentare per discutere della vicenda Alfa Romeo. L'Irl continua intanto nelle dismissioni delle società non strategiche del settore agroalimentare: è infatti In fase di definizione il passaggio alla Lega delle Cooperative di 7 aziende agricole ex Sme ed attualmente in carico alla Sofin. Le linee principali dell'operazione sono state concordate martedì scorso nei corso di un Incontro fra Prodi e il vertice della Lega, il presidente Onello Prandlnl e il vice presidente Umberto Dragone. Emilio Pucci

Luoghi citati: Roma, Stati Uniti