Lusso, soldi, rito Comincia la festa

Lusso, soldi, rito Comincia la festa Ieri cerimonia d'inaugurazione Lusso, soldi, rito Comincia la festa CANNES — Com'era, ieri sera, la cerimonia d'inaugurazione? Grandiosa, pomposa, fastosa, noiosa. Cielo tempestoso, un mare di spettatori estasiati resistenti al vento e al gelo, strade sgombrate per lasciar passare le limousincs dei divi, auto assaltate, applausi, grovigli umani, fotografi, risse, televisioni. Poliziotti in alta uniforme schierati lungo la vasta scalinata che porta al Palazzo del Cinema. Orchestra di trombe sentimentali che salutava gli arrivi famosi con samba e Verdi C«Va pensiero»^, Beethoven e Morricone, Mozart e Rumba. Uomini elegantissimi, visoni di falsa primavera, stole di volpe bianca, bellezze coraggiose con le spalle nude, una ragazza fantastica in divisa da infermiera però di raso lucente, cose dì Valentino, Lagerfeld, Ferrè, molti impermeabili, ombrelli, una cinese in jellaba. «Dichiaro aperto 11 Festival» detto in tante lingue da altrettanti divi, qualche fischio per il ministro della Cultura Lang, massimi battimani a Philippe Nolret, la giuria presentata sul palcoscenico. Lusso, soldi, rito, vestiti, auto, organizzazione, servizi di sicurezza: poi un film che è già nei cinema normali di Parigi, come di Roma e Milano. E chi c'era? Toscan du Plantier che ora fa l'articolista per il Monde. Lea Massari in nero lungo splendido. Il nano Cliarles Aznavour con i capelli bianco-grigi. Nicole Garda. Il protagonista del film inaugurale, con la testa rapata e sempre chiamato Harrison Ford Indiana Jones, come fosse tutto un cognome, come non avesse altra identità che quella del suoi personaggi. Clint Easttoood. Annie Girardot in paillcttes color arando. Fernando Rey. Ben Kingsley. Sonia Braga, la più simpatica: in smoking |_ ^

Luoghi citati: Indiana, Milano, Parigi, Roma