La Spagna fredda con Reagan chiede di ridurre le basi Usa

La Spagna fredda con Reagan chiede di ridurre le basi Usa Gonzàlez parla di ampie convergenze ma riconosce che esistono dissensi La Spagna fredda con Reagan chiede di ridurre le basi Usa Ancora manifestazioni anti-americane - Il sindaco di Madrid: «E" un reazionario, poco amico della libertà» - Divide i due Paesi anche il giudizio sul Nicaragua - Oggi il Presidente parla a Strasburgo MADRID — L'accoglienza riservata dalla Spagna al presidente Reagan è stata piuttosto fredda, almeno a giudicare dal commenti della stampa iberica. Il re Juan Carlos e il primo ministro Felipe Oonzalez hanno dato mostra di una certa cordialità, ma i partiti conservatori hanno criticato duramente il •clima- generale della visita, mentre il partito socialista, con un certo Imbarazzo, ha fatto sapere che eventuali dimostrazioni antl-Usa debbono essere improntate ad autentico pacifismo e di conseguenza vanno respinte quando comportano atti di violenza o offese, come il bruciare bandiere americane. Tra le varie dimostrazioni, la più pittoresca è stata quella dell'altra notte. Parola d'ordine: spegnere le luci per die>cl minuti e fare rumore, soprattutto con le casseruole. Un successo, nel quartieri più popolari di Madrid. Ma anche ad alto livello il malcontento non manca di farsi sentire. Il vlcepremier Alfonso Guerra ha mostrato una totale Indifferenza alla visita, mentre il sindaco di Madrid, Enrlque Tlerno Calvari, ha rivolto pesanti attacchi a Reagan, accusandolo d'essere «reazionario e poco amico della libertà; e deplorando 11 fatto che il protocollo sia stato imposto da Reagan anziché dal ministero de- gli Esteri spagnolo. Le dichiarazioni congiunte fatte da Reagan e Oonzalez ieri, al termine del colloqui, parlano comunque di amicizia e ampia gamma di accordo, pur riconoscendo che esistono alcune specifiche divergenze. Il presidente Usa ha iniziato la giornata con una breve conversazione con 11 re Juan Carlos nel palazzo del Pardo, poi si è recato alla sede della fondazione culturale Juan March, dove ha tenuto una conferenza sul tema «Democrazia ed economia*, organizzata dalla «Associazione per 11 progresso della direzione». Nell'intervento" Reagan ha attaccato 11 protezionismo e un'eccessiva presenza dello Stato, auspicando nuovi negoziati internazionali per una piena libertà di commercio e una politica liberista, caratterizzata dalla riduzione delle imposte. In materia politica, 11 leader Usa ha elogiato 11 processo di democratizzazione della Spagna e la sua proiezione nell'America Latina, con uno speciale omaggio alla figura del re Juan Carlos, affermando che ormai in America rimangono solo quattro dittature, due militari, Cile e Paraguay, e due marxiste, Cuba e Nicaragua. Quindi si è recato al palazzo della Moncloa, sede del governo, dove ha avuto un colloquio privato con Oonzalez. Poi si sono incontrate le delegazioni del due Paesi al completo, ed è seguita una colazione ristretta e informale, in tutto circa tre ore di colloqui. Il presidente Usa ha Infine ricevuto il leader dell'opposizione conservatrice Manuel Fraga, e In serata è stato ospite di un pranzo ufficiale offerto da Juan Carlos. Oonzalez ha detto che si è parlato di relazioni EstOvest, delle speranze di pace e di distensione, del Medio Oriente, dell'America Latina e Centrale, e del Nord Africa. Tra 1 punti di divergenza, naturalmente 11 Nicaragua. Parlando ieri mattina con 1 giornalisti, Reagan ha riferito che forse c'è una campagna di «disinformazione» sulla politica americana verso Managua. Sta di fatto che la Spagna non appoggia le sanzioni economiche e auspica la ripresa del contatti diretti fra Stati Uniti e Nicaragua, sempre difendendo l'attività del gruppo di Contadora. Sabato il presidente nicaraguense Daniel Ortega farà uno scalo a Madrid, tornando In patria dall'Europa orientale, Il ministro degli Esteri Morati ha espresso a Reagan 11 desiderio spagnolo di rivedere l'accordo bilaterale per giungere a una graduale riduzione della presenza militare statunitense in Spagna. La visita non era il momento opportuno per aprire una trattativa formale, ma la parte americana ha riconosciuto che ci sono stati dei cambiamentU . La rlnegozlazlone dell'accordo dovrebbe avvenire in tempo utile, ha detto Morati, aggiungendo però che non si è parlato di calendario e la cosa non è stata messa In relazione con 11 previsto referendunv sulla permanenza della Spagna nella Nato.