Calandra affittacamere con vocazione ai precipizio

Calandra affittacamere con vocazione ai precipizio Ieri in scena a Milano Calandra affittacamere con vocazione ai precipizio E' la protagonista del dramma di Orton MILANO — Dopo il delnit- to di Ieri sera, al teatro di Porta Romana, di «L'affittacamere» di Orton, questa sera, al Carcano, va In scena «Pazzo d'amore» di Sam Shepard, con la regia di Gabriele Salvatorcs. «L'affittacamere» sarà replicato fino al 31 maggio. Con «un tallleurino di paura, scarpettlne di terrore e una pelllccetta di angoscia», Giuliana Calandra è tornata a fare l'attrice, proprio per questo spettacolo. E' la vicenda di un ragazzo di vita (Emanuele Vezzoli) che dopo avere trovato alloggio nella casa di un'inquieta quarantenne (Giuliana Calandra) e del padre (Franco Pontoni ) finisce per ammazzare quest'ultimo — che ha scoperto un suo precedente delitto — e per diventare amante sia della donna sia del fratello (Flavio Sonaceli. La regia è di Piero Maccarlnelli. L'autore Joe Orton mori nel '68, a 34 anni, assassinato a martellate dal suo convivente, subito dopo suicida con i barbiturici. «Il mio è un personaggio che dà emozioni — spiega la Calandra — Cate è piena di risvolti, materna, dissociata, tenera, crudele, lucidissima». Soli 25 giorni per provare, e di qui, le apprensioni: «Tornare sulle cosiddette vecchie tavole del palcoscenico mi dà però una grande allegria» conclude. Se adesso «e il turno dell'attrice» come dice lei, dopo riprenderà II giornalismo, sua attività parallela. In questi 4 anni di assenza dalla prosa, ha lavorato in TV e per quotidiani e periodici; per II piccolo schermo ha anche impersonato Isabella d'Este nello sceneggiato «I veleni del Gonzaga», diretto da Vittorio de Sistl, di prossima programmazione. Altri impegni l'hanno vista attrice di cinema («Uno scandalo perbene» di Festa Campanile). «Sono nata con "Film d'amore e d'anarchia", nel '75, della Wertmuller — ricorda — ho continuato"con l'orrori, Molliceli!, t'ÒWiticci, tanti al- tri». Giornalismo e recitazione sono, secondo la Calandra, «complementari. Anzi Interrogare e intervistare la gente mi serve per costruire la psicologia dei personaggi che interpreterò». Denominatore comune, la curiosità: «Sono del segno dell'Acquario, ho la vocazione al precipizio, faccio qualsiasi cosa pur di osservare quanto accade Intorno a me. Non ho la mentalità dell'attore, mi piace tenermi al corrente di tutto, sui giornali leggo dallo sport alla pittura, alla politica, alla let-1 teratura». Torinese di origine, Giuliana Calandra si è da tempo trasferita a Roma: «Però — aggiunge — a Torino torno sempre tanto volentieri; la trovo una città rassicurante, che dà una dimensione di ■ grande tranquillità», o. r.

Luoghi citati: Milano, Roma, Torino