Grugliasco città che cresce

Grugliasco città che cresce COMUNE PER COMUNE, LA CORSA AL VOTO Grugliasco città che cresce Rispetto all'80,4 mila elettori in più - Ma i disoccupati sono 3 mila, 460 famiglie vivono in coabitazione, entro Tanno diventeranno esecutivi 280 sfratti - Molti nomi nuovi tra i candidati • Comunisti e socialisti aprono a pli, pri e dp per un «consiglio più democratico» Grugliasco è ancora una città-dormitorio. Lo confermano poche cifre elencate dal sindaco Franco Lorenzoni, capolista pei: -Negli ultimi 5 anni si sono persi 6 mila posti di lavoro, i disoccupati sono 3 mila, gli addetti in cassa integrazione 2500*. Ma nello stesso periodo l'incremento di abitanti, che sono ora 37.500, è stato talmente elevato da portare gli elettori a 28.023 (13.558 maschi, 14.465 femmine) rispetto ai 24.561 dcll'80. Nel corso dell'85 diverranno esecutivi 280 sfratti: eia ora 460 nuclei familiari vivono in coartazione. Per affrontare i problemi della cittadina il cui territorio è in realtà una serie di borgate con scarsi collegamenti e difficile accesso ai servizi, 1 partiti hanno aperto le liste a molti nomi nuovi, che esprimono differenti esigenze locali. I comunisti accolgono 32 neo-candidati, compresi 8 indipendenti, nella de sono confluiti 21 aspiranti consiglieri (11 indipendenti) alla loro prima esperienza, il psdi ne propone 25; «una buona metà dei 40- il psi. Il fatto nuovo di queste elezioni sarà, probabilmente, quello che gli stessi comunisti definiscono un Consiglio comunale più democratico. Si dà infatti per certo l'ingresso a palazzo civico di liberali, repubblicani e demoproletarl. Tuttavia, non dovrebbero verificarsi apprezzabili spostamenti e il blocco di sinistra pci-psi con il contributo psdi dovrebbe conservare, in ogni caso, un'ampia maggioranza. Le future alleanze? «Si base¬ alture aueanzer «ot uuse- \ ranno sui programmi- è l'immancabile risposta, ma nessuno pensa, ad eccezione della de (come remota speranza), a un cambio al vertice. Il pel è accusato di interventi a pioggia, sollecitati da spinte e Interessi disparati. •La giunta — replica Lorenzonl — si è impegnata in un progetto che, con 1000-1500 miliardi, potrà rilanciare l'investimento pubblico e privato a favore dell'occupazione. L'importante è porre, al centro dello sviluppo, l'uomo e la città». Tra gli indipendenti pel, Paolo Buranello, di matrice cattolica, sottolinea il suo impegno a favore dell'ambiente, dell'associazioni- ; sino, nella lotta alla droga. Una grossa incognita è rappresentata dal psi, che ha più che dimezzato le preferenze tra le comunali dell'80 e le europee dell'84 (da 23,79 a 11,35 per cento). Le tre correnti storiche (fanno capo rispettivamente a Giuseppe Serra, al capolista Pietro Capusotto e Gaetano Marasco e a Giuseppe Calafato) sembrano aver perso vigore davanti a questa emergenza. I futuri rapporti -terranno d'occhio gli indirizzi nazionali», risultati elettorali permettendo. Piano regolatore e plano commerciale hanno ottenuto il consenso de (capolista Francesco De Marco), che ha partecipato attivamente alla loro stesura. I democristiani ritengono aperti numerosi altri problemi. -Intanto — spiega Dino Casalis — le crisi di giunta che hanno privato di guida la città per circa un anno e mezzo, poi il rifiuto di finanziare il risanamento di alloggi malsani del centro-. Aggiunge Arnaldo Ramella: -Oli sprechi sono troppi. Molti si rivolgono a noi per protestare-. Oiuseppe Barlcada ricorda il monumento contestato: -Assorbe 400 milioni del bilancio-. Viene giudicato -ambiguo11 comportamento del psdi, uscito alcune volte dall'aula per non votare contro le delibere di giunta. Il capolista Secondo Ciattino afferma: -Abbiamo scelto quella strada per coerenza-. Aggiunge Mario Guarlotti: «7 tempi sono maturi per altre alleanze-. Usciranno forse dalla latitanza il pri, guidato da Ange-, la Tedino (« Vogliamo portare — Interviene Carlo Galletti — rioore amministrativo-) e il pli, il cui capolista Mario Barale rivendica un ruolo di seria opposizione e concrete possibilità di costruire case anche per i privati. Casa, disoccupazione, disonestà degli amministratori sono i temi della campagna elettorale missina, lista aperta da Cosimo Glallombardo. I demoproletarl potrebbero raccogliere voti in passato espressi dai radicali. Dice 11 numero 1 Mariano Turlgliatto: -Difficile dire dove andranno quelle preferenze, essendo tutte di protesta. Noi coalizziamo piuttosto le forze di sinistra che non si riconoscono net grandi partiti. Siamo disposti a appoggiare la giunta di sinistra, ma ciò dipenderà dai programmi». Carlo Novara I l/ario mova

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