Dopo le rivelazioni di un pentito blitz anticrimine con 35 arrestati
Dopo le rivelazioni di un pentito blitz anticrimine con 35 arrestati Indagini della polizia a Torino, Bergamo, Brescia, Imperia e Reggio Calabria Dopo le rivelazioni di un pentito blitz anticrimine con 35 arrestati Provvedimenti contro altre 49 persone già in carcere - Rapine, droga, racket, armi - Coinvolti 'ndrangheta e marsigliesi Le rivelazioni di un pentito della malavita hanno innescato, un anno fa, indagini ed accertamenti che sono culminati, in queste ultime settimane, in 35 arresti cui s'aggiungono 49 nuovi provvedimenti giudiziari nei confronti di persone già in carcere per altre imputazioni: uno squarcio di luce su centinaia di reati che si sono succeduti dal '76 all'81 in varie regioni dell'Italia settentrionale e che, in un intreccio di responsabilità e di azioni, vedono oggi coinvolti esponenti della 'ndrangheta calabrese e del clan del marsigliesi. Un ventaglio di imputazioni che va dalle rapine alle estorsioni, dallo spaccio di droga alla falsificazione di banconote, dalla ricettazione al traffico d'armi, alla fabbricazione di ordigni esplosivi. ti blitz è stato realizzato, con un'azione congiunta* dalle questure di Bergamo, Reggio Calabria, Imperla, Brescia e Torino (gli uomini di quest'ultima sono stati guidati dal capo della Mobile, dott. Sassi, e dal dirigente della seconda sezione, dott. Poerio). In questo mosaico di reati le tessere più numerose e fosche riguardano estorsioni e rapine realizzate in gran parte a Torino e in provincia. Tra i tentativi di farsi pagare la protezione da proprietari di locali notturni sono segnalati quelli che, secondo le accuse, avrebbero ordito, al danni del Papillon, del Florida e dello Swing, tre quasi -mitici- boss della malavita internazionale attualmente in carcere. Albert Bergamelli, Jacques Berenguer e Francesco Porcari. Per aver organizzato un'esplosione in un bar di via Cherubini il cui gestore s'era rifiutato di pagare una tangente, sono stati arrestati Carmelo Iaconis, 30 anni, via Martorelli 45 e Gio¬ vanni Molo, a suo tempo implicato nel sequestro del pellicciaio Ravlzza. Ecco, quindi, la lunga serie di rapine, alcune delle quali hanno punteggiato di terrore gli ultimi anni: per l'assalto alla Facls del luglio '79, che fruttò 200 milioni, sono finiti in prigione Rocco Schlrripa, 32 anni, via Corti 10 a Chtvasso, Giorgio De Masi, 33 anni, di Gioiosa Jonica, e Placido Barone. Michele Beninato, 35 anni, di Catania e Massimo Charbonnler, 28 anni, via Calandra 15, sono accusati della rapina alla gioielleria di Giorgio Bresso a Pinerolo nel luglio '80; altri due arresti per l'irruzione a mano armata nella ditta Golmar di corso Unione Sovietica nel febbraio '82. Gli investigatori hanno anche identificato gli autori dell'assalto al negozio Servettl del febbraio "81: sarebbero Mario Morablto e Filippo Santagati, già in carcere. Presi anche i banditi che. nel '78, rapinarono il Banco di Roma di Volpiano e il Jet Hotel di Caselle. Oli accertamenti, coordinati dai magistrati Caselli. Caravelll e Poggi, hanno mandato in prigione anche un sedicente antiquario di via della Rocca, Gianni Cassino: oltre all'accusa d'aver ricettato diamanti rubati, su di lui pende quella d'aver rifornito di mitra alcuni commandos Per estorsione, detenzione d'armi e sequestro di persona allo scopo di recuperare dei crediti, è stato arrestato Bruno Vai, 38 anni, residente a Castelnuovo Don Bosco e titolare d'un autosalone in Lungostura Lazio, mentre per traffico di banconote false c associazione per delinquere sono imputati i fratelli Rocco e Cosimo De Masi, di 31 e 29 anni, già interrogati, e poi rilasciati, durante le indagini sul sequestro Alessio. if I carabinieri di Piano hanno tratto in arresto, per detenzione d'arnia. Vincenzo Oiordano. 29 anni, Alpi guano, via Val della Torre 84. Durante la perquisizione nel suo alloggio gli uomini dell'Arma hanno rinvenuto: due fucili, di cui uno con la matricola cancellata. Mario 1 rsini e Gianni Cassino • Irruzione degli agcnli in un bar nella lolla contro il racket
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