L'affare-Sme spìnge la Borsa

L'affare-Sme spìnge la Borsa L'affare-Sme spìnge la Borsa MILANO — Nel corso delle ultime due settimane ridotte a solo quattro sedute ciascuna per le festività, del 25 aprile e del primo maggio, la fisionomia del mercato non è sostanzialmente mutata. Il lavoro svolto non è stato molto ed in pratica è risultato limitato ad una ordinaria amministrazione. Le quotazioni, nel loro insieme, non hanno subito ampie oscillazioni anche se nel complesso si è assistito ad un generale rafforzamento: nell'ultima settimana l'indice Comit è passato da 276,76 a 279,71 con un progresso dell'1,07 per cento che si aggiunge al più modesto rafforzamento dello 0,32 per cento registrato nella settimana precedente. E' chiaro che il mercato si sta attenendo ad una linea di prudenza nell'attesa, tra l'altro, delle elezioni amministrative del 12 maggio e gli operatori sono poco propensi a lanciarsi in avventure azzardate. La campagna assembleare di fine aprile è ormai conclusa anche se mancano ancora all'appello molte società che terranno nelle prossime settimane le loro annuali riunioni. La massa dei bilanci presentati è ampia ed è ora necessario qualche tempo per esaminare con calma i dati forniti, per valutare con maggiori elementi la possimi lità o meno di intervento: nel frattempo, però, non è manicata la presenza del fondi comuni di investimento che, date le ampie disponibilità di cui dispongono, continuano ad effettuare graduali interventi anche se non piti con i ritmi degli scorsi mesi. La notizia che ha fatto più scalpore è stato il passaggio del controllo della Sme al gruppo De Benedetti. La quotazione della finanziarla già posseduta dall'in ha segnato in settimana un progresso del 7 per cento (che si aggiunge all'8,9 per cento messo a segno in precedenza) ma ancora più ampi sono i guadagni delle altre aziende alimentari da poco entrate a far parte della scuderia del finanziere torinese. Le IBP ordinarie hanno guadagnato il 14,5%, le corrispondenti azioni di risparmio addirittura 1132,2 per cento, mentre le Perugina sono salite del 9 per cento. Miglioramenti si sono avuti anche per la finanziaria del gruppo, la Cir, sia pure con percentuali più contenute, intorno al 3 per cento, nelle varie categorie di titoli. Altra nota positiva della settimana è rappresentata dalla rianimazione delle Montedison e delle aziende ad essa legate. La quotazione della holding migliora del 3,7 per cento, quella della Mira Lanza del 3,4 per cento, della Fidenza Vetraria del 5,4, della Stantìa del 10,2, della Rol del 4,8 per cento ecc. Di conseguenza anche le Gemina migliorano del 3,7 per cento. Abbastanza trascurati sono risultati i valori bancari ed in genere gli assicurativi. Tra questi ultimi si segnalano, per ampiezza di ribassi, le Milano Assicurazioni (—9,3 per cento del titolo ordinarlo e —7,9 per cento in quello di risparmio), le Ausonia (—7,7 per cento) e le Italia (—3,7 per cento). Tra i grossi nomi del listino qualche rafforzamento si è avuto per Pirelli Spa, Snia e Generali. In buona luce ancora Linificio e Marzotto (+4,6 per cento), nella speranza della conclusione degli accordi fra i due gruppi tessili. Enrico Colombi

Persone citate: Enrico Colombi, Marzotto, Rol

Luoghi citati: Ausonia, Italia