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Napoli: de e psi puntano alla presidenza regionale Comuni e'Regioni di fronte al voto del 12 maggio Napoli: de e psi puntano alla presidenza regionale Se il pentapartito uscirà rafforzato non è escluso lo scioglimento del Consiglio comunale NAPOLI — L'ultimo segnale è arrivato da Bettino Craxi: il presidente del Consiglio ha deciso di chiudere la campagna elettorale, venerdì sera, proprio qui a Napoli, dove si vota per la Regione e non per il Comune. Obiettivo dichiarato dei socialisti è quello di portare il deputato Nicola Scaglione alla guida della giunta regionale. Una giunta, da sempre, retta dalla democrazia cristiana. Il psi sta giocando tutte le sue carte. Alle ultime regionali aveva ottenuto il 12,5 per cento del voti e 7 consiglieri. Alle ultime europee è poi calato all'11.4. In Campania l'interrogativo del 12 maggio è appunto questo. I socialisti all'attacco di una de che alle ultime regionali aveva il 39% con 25 consiglieri e alle ultime europee è crollata al 35,3. L'arida' mento del voto potrebbe, o meno, rafforzare la richiesta di presidenza della Regione da parte del psi. La giunta, pentapartito maggioritario, finora era retta dal de Antonio Fantini, numero 2 nella lista di partito. Le previsioni di tutti i partiti danno per scontata una riconferma del pentapartito. Ma, dopo il voto, a chi la presidenza di giunta? I risultati delle regionali — e su questo punta la campagna elettorale del pei — non potranno non influire sulle annose vicende del Comune di Napoli. Per il Comune non si vota, visto che nel novembre '83 si'sono avute le elezioni anticipate. La giunta è un pentapartito minoritario, con a capo il socialista Carlo D'Amato. Superata a marzo l'approvazione del bilancio (grazie al voto di due missini passati al «Partito verde»), la giunta si è dimessa. E dimissionaria è rimasta per tutto questo periodo, in attesa appunto dei risultati del 12 maggio. Se il psi riuscisse ad ottenere la presidenza della giunta regionale, è ben difficile che. possa conservare anche la poltrona di sindaco della città. Il risultato di domenica e lunedi prossimi, poi, potrebbe alimentare nuove proposte di scioglimento del Consiglio comunale e seconde elezioni anticipate in meno di due anni. Proposta che, al momento, è stata avanzata solo da comunisti e missini. «Ma sarà determinante — dice il consigliere regionale pei Giuseppe'D'Alò — ii voto dei napoletani: Un voto, in città, che per il Comune di Napoli condizionerà le scelte, Per i 60 seggi del Consiglio regionale si presentano 15 liste e 794 candidati. Capolista de è Ferdinando Clemente, sindaco di Napoli dal "63 al '65, che all'ultimo momento è subentrato al rinunciante senatore Francesco D'Onofrio. I socialisti hanno Scaglione, che lascerà la poltrona di Montecitorio al primo del non eletti, Guido De Martino. Il pei apre con 11 segretario regionale Eugenio Donise. I repubblicani con Roberto Minicucci. I liberali con l'assessore Amelia Cortese Ardias. I socialdemocratici con Quirino Russo. I missini con Silvio Vitale. Dp con Domenico Jervolino. La «Lista civica e verde» presenta Marco Pennella, Enzo Tortora e la giornalista Elena Massa. Si vota, a parte il Comune di Napoli, in tutti i capoluoghi di provincia e per tutti i Consigli provinciali. Ma l'attenzione rimane sul risultato delle regionali. In casa de qualche preoccupazione per il notevole rinnovamento delle liste e la mancata candidatura di consiglieri messi sotto inchiesta o discussi nel partito — non solo regionali, ma anche provinciali e comunali —. Alcuni hanno scelto liste civiche, altri addirittura — come l'ex sindaco di Capri — sono passati in liste di altri partiti (pri). Voti de che se ne andranno?" E, ma per tutti i partiti, preoccupazione per il non-voto. In via Santa Lucia, davanti alla sede della Regione, pochi giorni fa una delegazione di,disoccupati ha lasciato un cartello: -Invogliateci a votare!: .. Giovanni Cerniti 35- ^. co T- "?-w-o> w< co -co- Il voto a Napoli Regionali '80 Camera '83 ■ Europee '84 •5fr Lista comune DC PCI PSI PSDI PRI PLI PR DP PDUP MSI