Cinque sentieri nel silenzio

Cinque sentieri nel silenzio Parco della Maddalena, 900 mila metri quadrati di verde da scoprire Cinque sentieri nel silenzio Scolaresche e camminatori solitari s'inoltrano ogni giorno lungo i sentieri disegnati fra i cinquemila alberi (400 specie diverse) che impreziosiscono quest'isola a due passi dalla città e pure tanto lontana dal rumore - Gli ingressi si possono raggiungere in autobus (ogni mezz'ora) o in auto (tre strade) - Le fioriture di primavera L'altra mattina, intorno alle 11. L'uomo, una trentina d'anni, Jeans e giacca blu, non s'accorge di querce, castagni, pini. Sembra non vedere i boschi, non sentire merli e usignoli. Non lo smuove lo scroscio di voci di ragazzi — allievi d'una media — che tornano dall'itinerario fatto »per conoscere la natura». Lui sale e guarda in terra, non vede la coppietta che gli scende incontro, non le due donne che sulle panchine prendono 11 sole. Eppure ci sono soltanto loro al parco della Maddalena. Loro e forse pochi altri che non si vedono. Proprio 1) cerca solitudine. Mercoledì, primo maggio, nemmeno 24 ore prima, festa per tutti o quasi: un'immagine opposta. Cercare solitudine? Anche cercare relax era quasi impossibile. Anzi, era quasi impossibile arrivarci, tanto fitto era 11 traffico, la coda delle' auto, i posteggi poco ortodossi. Sembra questo il destino del 'paradiso verde» affacciato sul centro di Torino. Orande folla, perfino caos, nei giorni di festa; un silenzio irreale, a volle malinconico, nei giorni feriali. La città fatica a impossessarsi nella sua vita quotidiana di questi 892 mila metri quadrati sul quali occhi attenti hanno tracciato — scanditi dal discreto rosario di targhe che ricordano i 5 mila'caduti della Grande Guerra — itinerari di uno, due, sei chilometri tra 5000 alberi di 400 specie Quasi 900 mila metri qua- drati di natura, un'oasi suggestiva a mezz'ora da piazza Castello. Ci si arriva in pullman — linea 70 — con partenze dalle 6,15 alle 20,15 (piazza Vittorio) e, per il ritorno, dalle 6,45 alle 20,45 (strada Moncalvo). Tre le vie per chi sale in auto: la prima da piazza Gran Madre a via Villa della Regina, poi su per la strada di Santa Margherita, quella che costeggia 11 parco di Villa Genero; la seconda da piazza Crimea, per viale Thovez e strada Valsalice fino al bivio per Revigliasco (11 si svolta a sinistra); la terza partendo da Cavoretto attraverso la vai Pattonera. La collina non è soltanto il Parco, ma il Parco è il «principe». Qui 11 Comune ha predisposto cinque itinerari, segnalati da frecce colorate. Il giallo è il più breve (un chilometro e 800 metri, un'ora per vedere tutto e bene); poi vengono il blu (un'ora e mezzo), il viola. 11 lilla e il turchese (sul¬ e due ore), il rosso (tre ore per sei chilometri). Sceglierli e percorrerli significa calarsi in boschi e radure, fra olmi e pini, querce e faggi, ontani e aceri, castagni e ginepri, Per 1 ragazzi, come per gli appassionati con zaino, è un'occasione per Incontrare fagiani, nibbi, cuculi, tortore, upupe, picchi, scriccioli, usignoli, pettirossi, barbagianni. Per conoscere lepri, scoiattoli, tassi, ricci, ghiri. Ma forse è tutto meno pos¬ sibile nel giorni del grande assalto, quelle domeniche e quel giorni di festa In cui 11 verde si riempie di famigliole e la quiete è frantumata in un mosaico di grida, risate, qualche radiolina prepotente. E' stupendo Invece il silenzio della settimana, corteggiato dalle voci dei volatili, dal richiami dei bambini. Forse Torino ha bisogno d'abituarsi a vivere giorno per giorno questa sua straordinaria possibilità di serenità. Compaiono ragazze con 1 libri sotto 11 braccio, ma sono rare, e una delle poche confessa: «£' un posto stupendo, adoro venir qui a studiare, ma ho un po' di paura: paura di un gruppo di teppisti, di un violento. Forse sono paure mie, ma ho bisogno di qualcuno che mi dia tranquillità». Interviene un pensionato per ricordare un servizio svolto fino al dicembre scorso dal vigili urbani: quello a cavallo. «Non possono riprenderlo? Qui sarebbero nella cornice giusta e infonderebbero fiducia». Risponde 11 vicecomandante del Corpo, dott. Donato Corrasi: 'Al più presto riprenderemo il discorso. E il Parco della Maddalena non sarà dimenticato». Un aiuto in più perché la città — città di operai e di studenti, di coppiette e pensionati, di turisti e «vecchi torinesi» — si riabitui a sentire più suo, non soltanto come sfogo domenicale, questo paradiso verde di fronte ai palazzi di ogni giorno. Marco Nelrotti Gli itinerari che si possono scegliere per visitare il parco: per ognuno, mille scoperte diverse

Persone citate: Donato Corrasi

Luoghi citati: Torino