I presidenti delle Usi affilano le armi «Non siamo tutti Imbecilli o ladri»

I presidenti delle Usi affilano le armi «MÒn slamo tutti Imbecilli o ladri» Riuniti a Roma, hanno discusso di bilanci, leggi, inchieste giudiziarie I presidenti delle Usi affilano le armi «MÒn slamo tutti Imbecilli o ladri» Nel 1984 le spese non hanno superato i «tetti» previsti - I guai con la giustizia si sono ridotti, «ma chi non ha ricevuto almeno un avviso di reato?» - I freni della politica ROMA — .«amo stufi di sentirci dire die o slamo imbecilli o slamo ladri. Vorrei vedere De Benedétti a fare il manager nella mia Usi!-. Nelle vibrate parole del signor Putzu.dl Islne (Nuoro), ecco linea e umori del presidenti delle Usi, riuniti Ieri mattina a Roma con "la dichiarata convinzione che li'peggio ormai è passato e la speranza che adesso sia possibile far valere le proprie ragioni. Sfoghi, denunce, la ricorrente, immagine del capro espiatorio sullo sfondo, per'ap'prodare ad una conclusione tattica: chi se la prende con noi, dice il documento finale, vuol liquidare il Servizio sanitario pubblico, ^oggetto di un grave ailacco di dlveria provcnienza-. Che volto ha il nemico? I più determinati abbozzano congiure di «gazzettieri» e satrapi della sanità privata. Minacciati di abrogazione dal referendum proposti da liberali e radicali, tallonati da procuratori e. revisori dei conti, i presidenti delle Usi hanno trovato una sponda neutrale nel ministro della Sanità, Degan, dal quale è venuto un intervento distensivo. E soprattutto cifre gradite: la spesa delle Usi nel 1984 una volta tanto non e uscita dal .tétto» dei preventivi, anzi è stata perfino inferiore. Ma questa stima è contestata. Il segretario della Uil, Benvenuto, in una dichiarazione all'agenzia Italia si «stupisce» per la -disinvoltura, del ministro della Sanità»; non avrebbe tenuto conto che le Usi hanno avuto più soldi dallo Stato. Dunque nessun merito per gli amministratori. Per 1 presidenti delle Usi le cifre di Degan dicono invece che la loro non è una categoria di allegri spreconi: non è stato superato il tasso di inflazione. E tutte le inchieste della Corte dei conti e delle procure? Ola, che ne è rimasto? «Le inchieste giudiziarie si sono ridimensionate-, giura il presidente del settore sanità dell'Associazione Comuni d'Italia, Santini. Per esempio, delle 500 comunicazioni giudiziarie annunciate dalla magistratura romana, quelle effettivamente spedite sarebbero assai meno, e per storie spesso banali. La solita inchiesta-spettacolo, che quando vai a stringere non trovi nulla? Cosi adesso sembrano lontani 1 tempi delle assemblee di protesta e delle polemiche gridate. «£ tu, quante comunicazioni giudiziarie hai?-, si domandano i presidenti Usi nello slesso tono di consuetudine con 11 quale ci si scambia informazioni sull'artrite o sulla scuola del figli. -Sono stato assessore e sindaco, un incidente capita, e io sono tranquillo, perché non rubo-, garantisce Ulderico Palmieri, Uls di Foligno, uno che quando trova in casella un avviso di realo non si scompone neanche un po'. Dal personali censimenti degli inquisiti pare che solo uno. tra i rappresentanti dei 662 presidenti Usi, non abbia avuto ancora noie con la giustizia. Il più gettonato per esposti e denunce sarebbe invece Nando Agostinelli, Usi Roma 1, che illustra un'alternativa secca: o si chiude oppure si viola la legge. Pochi giorni fa, racconta, ho dovuto negare un pagamento di 5 miliardi all'ospedale pediatrico Bambln Gesù perché la, mia Usi non ha varato il bilancio. La Regione ci aveva dato solo tre giorni per approvarlo, era impossibile farcela. Peccare certe volte è una virtù. Il presidente dell'Usi 47 di Mantova, Lui, ricorda d'essere stato inquisito dalla Corte dei conti, ma anche assolto, per aver dirottato 700 milioni destinandoli alle riparazioni del tetto di un ospedale. E adesso, che cosa chiedono gli accusatori-accusati? Un po' d'ordine nella sanità , pubblica, quindi leggi coordinate (piano sanitario nazionale, sanatoria dei precari, riforma delle autonomie locali), dice il documento consegnato ieri a Palazzo Chigi dal senatore Triglia, presidente dell'Associazione dei Comuni. Vogliono soprattutto maggior autonomia per le Usi: il clima in cui cade questa richiesta per la verità non sembra il più adatto. -Non puoi spostare un medico, un infermiere, uno spillo-, spiega Francesco Carlo Rizzi, Usi di Erba, che paragona candidamente i presidenti a Rommel, sconfitto senza colpa perché dalle retrovie non gli mandavano benzina. «O sf cambia o molti di noi abbandoneran- ' no-, minaccia Putzu, Usi di' Isinl, lanciando un ultimatum che a giudicare dal flebile applauso non sembra entusiasmare troppo i colleglli. Ma dovrebbero cambiare anclie loro, troppo impelagati ' in futili esercitazioni politiche. Racconta un presidente , sardo: -Sono de, dovevamo . l'olare il bilancio e serviva il . voto dei comunisti. Che però dicono: come facciamo? siamo all'opposizione. Magari lo stesso avremmo fatto noi, nei . loro panni. E cosi è naufragato il bilancio-. Guido Ranipoldi PARIGI — Gianni Di Giuseppe e Enrico Fedele, colpiti da richiesta di estradizione per la quale la magistratura1 francese ha già dato parere favorevole, hanno cominciato ieri uno sciopero della fame nel carcere di Fresnes a Parigi-