Il Papa rosario contro Godard
Il Papa: rosario contro Godard Il Papa: rosario contro Godard ROMA — Je vous salue Marie fa ancora scandalo, In Vaticano e fuori; tanto che il Papa, che qualche giorno fa con un telegramma al cardinale vicario di Roma, Poletti, espresse la sua 'deplorazione » per 11 film, reciterà sabato sera alla radio vaticana un rosario «con l'intenzione di riparare all'oltraggio arrecato alla Santissima Vergine Maria*. K un fatto consueto che il primo sabato di ogni mese Giovanni Paolo II reciti, in una diretta per tutto 11 mondo, il rosario, alle 20,30. Ma la dedica di questa particolare preghiera, il cui annuncio è apparso sull'Osservatore Romano di ieri, non lo è, e testimonia del desiderio di alcuni ambienti vaticani di non lasciar cadere le polemiche seguite alla proiezione del f ilm.j e al discusso intervento del' Pontefice. Le polemiche trovano terreno fertile dopo la decisione del pretore di Pesaro di sequestrare 11 film. Jean-Luc Godard, informato dell'iniziativa, ha dichiarato dalla, Svizzera: «Se il blocco, per ora limitato a una sola città, dovesse avere sviluppi, chiederò al presidente Pertini, come laico e come capo della magistratura italiana, di vedere il film, affinché esprima un suo parere. Per ora mi auguro die non ce ne sia bisogno-. Il distributore in Italia deiila pellicola ricorda invece, in difesa dell'opera di Godard, l'opinione dell'Organizzazione cattolica internazionale cinematografica: « L'Ode — ricorda Aldo Addobbati — all'unanimità ha espresso un ^giudizio altamente lustnghte"il clima di con cui simlta la materia"». Poteva il pretore Alfredo Mensitierl sequestrare il f J!m? In via d'urgenza, secon-96. ro die riconosce estremo rispetto do autorevoli pareri di ambienti giudiziari, la decisione formalmente è impeccabile, anche se è stata presa in base ad alcuni articoli del codice penale (dal 402 al 404) «superati» dalle nuove norme concordatarie. La revisione del Concordato firmata 11 18 febbraio 1084 a Villa Madama da Craxi e Casaroli non prevede più che la religione cattolica sia religione di Stato; di conseguenza cade anche il «vilipendio della religione di Stato» cui fa riferimento il pretore di Pesaro. Ma il Parlamento, pur approvando il nuovo Concordato, si è «scordato» di abrogare quegli articoli che contrastano con il nuovo ordinamento. E d'altronde lo Stato italiano e la Santa Sede non si sono' ancora scambiati gli «strumenti di ratifica» della revisione. Conclusione: il nuovo Concordato non è ancora legge, e anche se nel momento in cui diventerà legge la «retinone di Stato» non esisterà , , per il momento gli. articoli del codice penale sono ancora validi. Sul «vilipendio» avrebbe dovuto pronunciarsi (se ne è interessata il 18 novembre 1983) anche la Corte Costituzionale; ma la sentenza relativa non uscirà prima di qualche mese. La decisione su Je vous salue Marie è demandata adesso alla procura della Repubblica di Roma, cui 11 pretore di Pesaro ha inviato gli atti, come sede competente. Roma può revocare o confermare; nel secondo caso il «vilipendio» si estenderebbe a tutto il territorio nazionale. Una prima visione avvenne, però, a Bologna: bisogna vedere se i magistrati romani riterranno di affidare il film di Godard all'esame del colleghi bolognesi. arco Tosatti nnnQal*
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