Queste film-scandalo è una scommessa di Stefano Reggiani

Queste film-scandalo è una scommessa Queste film-scandalo è una scommessa JE VOUS SALUE, MARIE di Jean Lue Godard con Myriam Roussel, Thierry Rode, Philippe Lacoste. Musiche di Bach, Dvorak, Coltrane. Produzione francosvlzzera. Novella su tema biblico. Accompagnata da «Il libro di Maria» di Anne-Marie Mieville con Bruno Cremer, Aurore Clement, Rebecca Hampton. Cinema Chaplin I di Torino. Cinema Capranlchetta di Roma. Ci sono due film di Go-' dard, quello reale, che ora si può vedere in molte sale italiane, e quello concettuale che ha suscitato la polemica. Il secondo esiste solo nella premessa: l'idea di una annunciazione laica, una ragazza moderna che rivive il mistero della concezione di Maria. Contro questa idea e non contro il suo svolgimento sembrano indirizzate le accuse dei cattolici tradizionalisti che ora hanno trovato un appoggio tanto autorevole. Nessuno pensi di contestare 11 diritto di chi si sente offeso a pregare, sia pure fuori del cinema che proletta il film, né 11 pretesto di alcuni movimenti integralisti di usare Godard per un'azione politica. L'importante è che non si confondano i diritti, mettendo in discussione quello, magari più semplice, di vedere il film da parte dei laici o dei cattolici che lo desiderino. Il sequestro di Ancona suona assai allarmante per tutti gli spettatori. Che cosa ha fatto Godard in Je vous salue, Marie? Ne abbiamo già parlato: Immagina che una giovane svizzera, figlia di un benzinaio e giocatrlce di pallacanestro, nonché castamente fidanzata del tassista Giuseppe, riceva la visita di un brusco Gabriele giramondo che le annuncia la sua prossima maternità. La ragazza reagisce con stupore, perché sa di «non aver mai conosciuto persona»; poi si appassiona al suo stesso mistero, va dal ginecologo per avere conferma, studia lungamente 11 proprio corpo nudo, respinge la gelosia e l'amarezza di Giuseppe. Solo dopo aver dato alla luce un bimbo e averlo cresciuto molto libero e indipendente (tanto che se ne va per seguire 1 disegni del suo vero Padre) Maria accetta di rientrare nel mondo, passandosi sulle labbra un leggero velo di rossetto. La struttura primaria dell'aneddoto è quella dello scherzo o dell'irriverenza fanciullesca, già usata in passato da Godard, la struttura stilistica è quella di una parabola scandita in' strofette, come le pagine di una Bibbia laica, che rielabora i modi narrativi godardlanl (rottura, sintesi, allusione) In un discorso mai tanto sentimentale e figurati varani te soave. L'Irriverenza naturale diventa rispettosa Inquietudine, 11 risultato un santino laico dove l'ultima angoscia del regista si stempera in una contemplazione della natura (i prati, la luna, 11 corpo nudo di Maria) che sembra passare dalla provocazione alla pacificazione in modo cristallino, proprio in confronto con l'oscuriti del mistero. Può darsi che questa facilità metta In sospetto 1 godardlani più severi, a noi è parsa concisa e scorrevole come di rado. Qual è la scommessa sottesa al film ed elaborata dal personaggi minori? E" la scommessa laica sulla religione. Se' crediamoohe l'ordine dell'universo dipenda dal caso (e ci vogliono miliardi d'occasioni e di anni perché il caso trovi il mondo) perché non. credere al miracolo di Maria? Paradòsso per paradosso, assurdo per assurdo, pesche non la religione? Certo, si tratta di quella religiosità laica e poetica che non sostituisce, come ha osservato Quinzio, la fede per 1 cattolici. Ma perché i cattolici dovrebbero preferire l'illustrazione tradizionalista, ugualmente provocatoria, di Zeffirelli? Dopo aver avuto commercio con la pittura (Passton) e con la musica (Prénom Carmen) l'ultimo Godard tenta la parola, anzi, la Parola, per mettere alla prova anche la propria incredulità dubbiosa. Stefano Reggiani

Luoghi citati: Ancona, Roma, Torino