Managua Embargo Usa illegale ci appoggeremo di più all'Urss

Managua: Embargo Usa illegale ci appoggeremo di pili ali "Urss Ricorso alla Corte dell'Aia contro il blocco di commerci e comunicazioni Managua: Embargo Usa illegale ci appoggeremo di pili ali "Urss La maggioranza del Congresso ha accolto con favore la decisione di Reagan - Ma c'è chi accusa il Presidente: ha voluto mettere in sordina la, visita al cimitero di guerra tedesco DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — A 12 ore dall'annuncio dell'embargo dei commerci e delle comunicazioni aeree e navali imposto dagli Stati Uniti, il Nicaragua ha dichiarato che ricorrerà alla Corte dell'Aia, e che intensificherà i rapporti con l'Urss. Mentre a Washington il Congresso discuteva l'emanazione del decreto e la proclamazione dello stato di emergenza deciso dal presidente Reagan, a Managua 11 vicepresidente Ramirez le definiva 'illegali e arbitrarie: •Il decreto viola gli accordi commerciali internazionali del Gatt e i regolamenti dell'Osa, l'organizzazione degli Stati americani; ha detto Ramirez. Il vicepresidente ha ammesso che l'embargo accrescerà le difficolta economiche del Nicaragua, e «comporterà cambiamenti nella politica interna». La decisione di Reagan (che in serata, a Bonn, ha confermato: •Manterremo lesanzioni, poco importa quello che farà Managua», e ha annunciato che gli Usa non riconosceranno la giurisdizione della Corte internazionale dell'Aia) ha cosi aperto una crisi slmile a quella di Cuba 25 anni fa, quando Elsenhower revocò gli aiuti a Castro. A Managua l'altro ieri, durante le celebrazioni del Primo Maggio, era scoppiata una dimostrazione di protesta contro l'ultimo rincaro dei prezzi e l'aumento dell'inflazione, che ha superato 11 100 per cento. Ramirez ha sottolineato che ai sandinlsti non rimarrà altra alternative che .appoggiarsi al Paesi che alutano la rivoluzione, Urss compresa... e seguire un regime di austerità.. Oli Stati Uniti, ha ricordato, sono i principali partner commerciali del Nicaragua: l'anno scorso hanno esportato prodotti per 112 milioni di dollari — circa 220 miliardi di lire —, e ne hanno importati per 60 milioni. A Washington, la maggioranza del Congresso ha accolto favorevolmente le sanzioni, che entreranno in vigore martedì, e che includono l'abrogazione del trattato di amicizia firmato dal due Paesi 27 anni fa. Per il momento, le sanzioni non si estendono alle filiali delle società americane all'estero, e non comportano il sequestro del beni nicaraguensi In territorio Usa. Soprattutto, non troncano i rapporti diplomatici, la cui conservazione è necessaria nel caso che si avviino trattative di pace. Ma le sanzioni potrebbero essere 11 preludio di altre misure punitive di Reagan. Il Presidente ha già segnalato di volere tornare alla carica sugli aiuti militari ai ribelli antlsandinlstl. I numerosi critici di Reagan non hanno comunque taciuto. Lo hanno accusato di aver agito per riplcca al «no» del Congresso agli aiuti ai contras; di aver voluto fare passare in secondo plano le polemiche sulla sua visita al cimitero di guerra tedesco di Bitburg, dove sono sepolte una cinquantina di SS; e di rischiare di non ottenere nulla, ma anzi di gettare il Nicaragua «in braccio all'Urss». Dal gruppo di Contadora — Messico, Panama, Venezuela e Colombia —, che da due anni svolge invano opera di mediazione in Centro America, non si sono levate proteste. Ma i timori di un'escalation del conflitto sono profondi. Anche 1 vicini del Nica¬ ragua, Honduras e Salvador innanzitutto, hanno mostrato qualche apprensione. Il ministro degli Esteri honduregno Paz ha commentato che «in teorìa, le nature dirette a rilanciare il processo di democratizzazione dt qualsiasi Paese sono benvenute» ma che l'Honduras «non ha in progetto di imporle». Solo 1 contras hanno applaudito l'iniziativa di Reagan, rinnovando il loro proposito di ampliare il conflitto, e vantando .massicci aluti militari privati». In base alla Costituzione, per emanare il decreto Reagan ha dovuto proclamare lo stato di emergenza. Il Presidente ha affermato che «te orioni del governo nicara-. guense costituiscono una grossa minaccia alla sicurezza nazionale e alla politica estera degli Stati Uniti», Reagan ha denunciato «oli sforzi continui del Nicaragua di sovvertire l Paesi vicini... e di imporre una dittatura comunista al proprio pòpolo». Lo' ha accusato altresì di essère diventato un braccio armato di Cuba e deirurss. «Lo invito a rispettare» ha concluso mil suo impegno solenne al non allineamento e alla pace-. c.c.