Alto Adige, lontano dalla folla

Alto Adige, lontano dalla folla Alto Adige, lontano dalla folla Val Badia bella favola UNA terra che vive sulle vacanze, una r- natura quasi integra, una struttura alberghiera che fa arrossire quella piemontese e valdostana, prezzi a volte quasi irrisori, ma grandi panorami, una ragnatela di impianti e di piste per lo sci, un'organizzazione perfetta: signori, ecco l'Alto Adige. Ecco qualche consiglio per un «mlnitour» trattandosi bene e fuggendo la folla. Facendo base a Bolzano,, si può iniziare con la Valle dell'Engadlna. Sotto il Latemar e il Catinacclo, Nova Levante è una graziosa località con belle piste che dall'alto del rifugio Coronelle giungono fino in paese (mille metri di dislivello). Pochi chilometri più in là Carezza, sul celebre lago omonimo, con buone dotazioni di bklllfts facili (peccato che sia forse l'unico paese della zona un po' guastato dall'edilizia). La lunga Val Sarentino è un gioiello da centellinare: NEVE d'estate può essere una alternativa all'autostrada per salire fin quasi al Brennero, in inverno, chiuso il passo Pennes, è invece un'oasi di pace. La quota è modesta, mediamente intorno ai mille metri, seggiovie e skllifts scarseggiano, ma fra passeggiate (assolutamente da non perdere Valdurna con il suo laghetto), piste da fondo per decine di chilometri e tradizioni che qui sono vita quotidiana e non orpello per turisti, la vacanza è gradevole. • I prezzi? Sono a un livello quasi irrisorio: per una «settimana bianca» con mezza pensione in alberghi a tre stelle (garantite pulizia e buona cucina) la «tariffa lancio, è di 145 mila lire. Volendo si può spendere anche meno. VAL Badia. 1947. La prima seggiovia costruita in Italia porta lentamente gruppetti di emozionati e infreddoliti sciatori da Corvara a Collalto. Sono 147 quelli che in un'ora raggiungono la vetta con l'impianto numero 1 del ministero dei Trasporti. Val Badia, 1985. Nove cannoni si muovono lungo lo spartiacque della valle: dal Boè. da Collalto. da Altig. dalla Gran Risa, ogni ora scaricano 150 metri cubi di ottima neve artificiale sulle piste che fanno corona a Corvara (53 impianti 43 mila sciatori). La Val Badia della neve è sempre all'avanguardia. Lo skipass comprende anche gli impianti della Val Gardena, della Val di Fassa, di Arabbe e della Marmolada per un totale di mille chilometri di piste. Ma per chi fosse stato in questa deliziosa conca dell'Alto Adige proprio in quel lontano 1947 e ci tornasse oggi dopo quasi 40 1400 di Calice: altro che le discesine dei bimbi, qui sono 20 minuti di gioia. Ultima ma non minima attrattiva è la qualità della cucina locale. Questo Alto Aidgc noto per grandi abbuffate di speck, knoedel e crauti, ha riscoperto tante ricette genuine e straordinari prodotti locali. Prezzi sempre sbalorditivi: in una baita in mezzo alle piste abbiamo mangiato una grande insalata mista, salsiccia con crauti, ottimo strudel e un boccale di birra per 7 mila lire. A titolo puramente perso-1 naie consigliamo tre risto-ranti salendo verso 11 Nord: Fink nel centro di Bressanone, lo Schwarzer Adler/li. Vipiteno (è anche albergo dove è dolce soggiornare) e quel capolavoro di Stafler a Mules diesa fare «nouvelle cuisine» con le povere cose dei monti. Non spenderete mai più di trentamila lire e uscirete felici. anni, la sorpresa maggiore sarebbe ritrovare il paesaggio di sogno, intatto e incontaminato, della montagna vera, quella di allora, prima delle speculazioni. Nessun condominio deturpa l'affascinante panorama delle Dolomiti, disseminate come nei tempi remoti di paesini antichi di secoli e di case linde e ben curate. Un orizzonte di fiaba che commuove i turisti, che possono gustare la ridente bellezza delle balte di legno lungo le piste, dove è possibile fermarsi per un tradizionale grappino alla frutta o per un buon piatto caldo. A fine giornata, l'ospitalità ladina «coccola» i turisti come in poche altre località. I posti disponibili sono (una seggiovia con pista di gran classe e due skllifts) e Racines (due seggiovie e una mezza dozzina di skllifts In una zona solitamente ben innevata). Con l'ultimo skilift si arriva a Passo Giovo dove si può fare un'esperienza che non è possibile sulle Alpi Occidentali. Accordatevi con gli albergatori, pagate il giusto (pochissimo) e partite distesi su uno slittino lungo i 7 chilometri di strada innevata (e ovviamente chiusa al traffico) che portano da 2000 metri fino ai Saliamo verso il Nord, dopo una tappa a Bressanone (niente male sciare sulla Plose raggiungibile In funivia dalla città e da non perdere una visita al Duomo e al centro storico) arriviamo in Alta Val d'Isarco e a quel gioiello che è Vipiteno. Anche qui si può soggiornare nel fondovalle e spingersi ogni giorno a visitare le piccole stazioni sciistiche circostanti (abbonamento giornaliero 12 mila lire valido in tutta la zona). Noi consiglieremmo LBdurns Gigi Mattana t. d. Weekend a Padova Skipass alta stagione per tre giorni L. 68 mila, bassa stagione 56.600. Per sette giorni 126 mila e 104 mila. Superskidolomiti, 1000 kilometri di piste, 450 impianti di risalita, un giorno 26 mila alta, stagione e 21 mila bassa. Possibilità di combinazioni per periodi più lunghi.

Persone citate: Adler, Calice, Fink, Gigi Mattana, Risa, Schwarzer