I muscoli rivelano le disfunzioni meglio dei test di laboratorio

I muscoli rivelano le disfunzioni meglio dei test di laboratorio I muscoli rivelano le disfunzioni meglio dei test di laboratorio OGNI muscolo del corpo ha 11 suo «cibo» preferito: se ne ..mangia» in giusta misura rafforza al massimo grado le sue funzioni. E' questa una delle tante, ..strane» scoperte della kinesiologia applicala, una nuova scuola medica nata alcuni anni fa negli Stati Uniti e che muove oggi i primi passi in Italia. Essa può essere considerata, assieme ad altre «nuove medicine», la risposta all'esasperata specializzazione e all'esaltazione tecnologica che tanto hanno segnato lo sviluppo della medicina in questi ultimi decenni, provocando reazioni di segno contrario all'interno, ma anche all'esterno della classe medica. Con il termine di kinesiologia applicata si definisce l'uso del test muscolare manuale per valutare le funzioni corporee attraverso la dinamica del sistema muscolo-scheletrico. Essa può essere considerata un'evoluzione e un approfondimento della chiropratica, la tecnica delle manipolazioni vertebrali. In Italia, il dottor Massimo Pandiani, uno del pionieri di questa nuova disciplina, è stato fondatore, insieme ad altri colleglli. dell'Associazione italiana di kinesiologia applicata. A lui abbiamo chiesto di raccontare la storia di questa disciplina: «Nel 1964 il dottor George Goodheart. chiropratico di Detroit, cominciò ad accorgersi che manipolando le vertebre riusciva a indebolire o rafforzare determinati muscoli. Il chiropratico americano scopri, ad esempio, che se un paziente soffre di gastrite, il muscolo legato allo stomaco (il pettorale maggiore parte sternale) si indebolisce e non è più in gra1 HtftJt contrastale "la' fon*. Impressa su di esso' dall'operatore. Se dunque un kinosiologo applicato verifica cheletro una chia «Un passo successivo — continua Pandiani — fu la scoperta che, attraverso determinate manovre, si poteva migliorare il rendimento di un muscolo e che questo fatto influiva positivamente sull'organo o sull'apparato ad esso riflessologicamente collegato». Furono cesi definite cinque vie attraverso le quali influire sulla forza muscolare: i punti neurolinfaticl. quelli neurovascolari, i nervi periferici, il liquido cefalorachidiano e i meridiani di agopuntura. I punti neurollnfatici, scoperti già nel 1920' dal dottor Chapman, sono dei punti disseminati sulla superficie del corpo che. se ave la debolezza di un determinato muscolo, può dedurre resistenza di un'alterazione nel funzionamento dell'organo ad esso collegato e formulare una diagnosi mirata, anche in assenza di specifici disturbi soggettivi da parte del paziente. 1 ii rapprcscntn/ionc grafica dilli basi della kinesiologia applicala: il triangolo, i cui lati rappresentano struttura, psiche e metabolismo; il cerchio, con le cinque vie per influire sulla for/a muscolare: nervi periferici, punii neurolinratici e neurovascolari, liquido cefaloracilidiano, meridiani di agopuntura e per capire i mec stimolati per un certo temilo con una manovra manuale di tipo rotatorio, sono in grado di agire sul drenaggio linfatico ad esso collegato migliorandone le funzioni. I punti neurovascolari, scoperti da Bennett sempre attorno agli Anni Venti, sono ubicati prevalentemente nel cranio. Essi agiscono riflessologicamentc' sulla muscolatura liscia a livello dei vasi dei vari organi ad essi legati. Vengono attivati con una leggera pressione esercitata per un certo periodo di tempo, lino a che si sente una pulsazione di 72 battiti al secondo, uguale per qualsiasi individuo. Per quanto riguarda i nervi periferici e il liquido cefalorachtdiano, è d'obbligo il riferimento alla chiropratica: la, manipolazione vertebrale lrfflulsce sul''sìstema'irréYvd'so autonomo, sui nervi periferici che escono tra vertebra e verte¬ canismi dei tumori bra e sul liquido che circola all'interno del rachide. E' stato infine rilevato dai kineslologi applicati che dai canali intervertebrali fuoriescono meridiani di collegamento di agopuntura sui quali è possibile intervenire con aghi o con le sole unghie delle mani per riequilibrare l'energia che vi fluisce. A questi Interventi terapeutici 1 kineslologi applicati affiancano un attento controllo dell'alimentazione Medicina della salute e non delle malattie, dunque: i kineslologi applicati sostengono Infatti che è necessaria una considerazione globale dello stato di malessere del paziente e che i problemi funzionali e patologici hanno orìgine nell'alterazione dell'equilibrio tra struttura ossea e muscolare, metabolismo e psiche. Facciamo un esempio: lo stress. Molto spesso esso ha come punto di partenza un trauma psichico che crea un'insufficienza surrenalica funzionale, la quale a sua volta fa si che si alterino un insieme di metabolismi. Il paziente presenta sintomi di tipo funzionale che vengono ritenuti di natura psicosomatica: depressione, gastrite, duodenite, ma anche mal di schiena e, mal di testa. Come si spiegano questi disturbi 1 kinesiologi applicati? Essi fanno riferimento all'alterazione delle funzioni delle ghiandole surrenali, riflessologicamentc legate al muscolo sartorio, che ha origine a livello della spina iliaca del bacino e si inserisce nel capitello mediale del ginocchio. Il mal di schiena può dunque avere origine in una sublussazione dell'articolazione sacro-iliaca determinata dalla debolezza del sartorio; cosi pure il mal di.testa, dato lo stretto collegamento tra articolazione tacrolliaca e atlante. Giancarlo d'Adda ' pletamente diversa. E' proprio questa differenza di composizione che rende i filamenti intermedi di estremo interesse pratico. In altre parole, queste differenze consentono di identificare tipi cellulari quando non è facile farlo con metodi di semplice osservazione. I patologi sfruttano queste differenze per identificare nei frammenti di tessuto canceroso V'origlile del tumore e questo è spesso di grande utilità nel guidare diagnosi e terapia. Inoltre la presenza di cellule di sostegno libere nel liquido amniotico è stata impiegata per la diagnosi prenatale di malformazioni come la spina bifida. Ci sono pei i microfilamenti, che richiederebbero un lungo distorso perché probabilmente costituiscono la principale struttura clie si modifica nelle cellule cancerose, probabilmente un bersaglio diretto alla trasformazione neoplastica e dei prodotti di alcuni geni dei tumori o oncogeni. E' molto probabile che 11 comportamento anarchico delle cellule trasformate, la loro scarsa tendenza a rimanere confinate nel! ambito di un tessuto e a migrare altrove per dare metastasi debbano essere attribuiti a un profondo sovvertimento di questa componente del citoscheletro. Pier Carlo Marchisio 1

Persone citate: Chapman, George Goodheart, Pandiani, Pier Carlo Marchisio

Luoghi citati: Detroit, Italia, Stati Uniti