La straordinaria incubatrice inventata dal tacchino

La straordinaria incubatrice inventata dal tacchino La straordinaria incubatrice inventata dal tacchino VI sono uccelli che posseggono un senso termico finissimo localizzato nella cavita orale. Sono i Mcgapodidi, una interessante famiglia di galliformi che l'ornitologo H.J. Frith ha studiato a lungo, osservandone per molti anni il comportamento In natura. Le 12 specie che appartengono alla famiglia vivono in Nuova Guinea, nell'Australia settentrionale e in Polinesia. Questi uccelli hanno inventato l'incubatrice artificiale, una tecnica di cova che apparèntemente sembra più comoda di quella tradizionale, ma che in effetti è assai più impegnativa e stressante, come Frith ha potuto constatare. Alcune specie si limitano a deporre le loro uova lungo le spiagge marine, come fanno del resto anche le tartarughe, e in questo caso ci pensa a incubarle la forte irradiazione solare. Altre, abitando in prossimità di zone vulcaniche, affidano l'incubazione delle uova al calore geotermico. Ma parecchie sfruttano il calore prodotto dalla decomposizione eli foglie e di altre sostanze vegetali e sono queste, appartenenti ai generi Alcctura, Taìegalla, e Aepypodius. le più sacrificate, in quanto la costruzione della .incubatrice» comporta un enorme spreco di energia per tempi lunghissimi. E' il maschio che allestisce l'incubatrice. Il Tacchino di boscaglia (Alcctura latitami) per varie settimane raccoglie instancabile foglie bagnale dalla pioggia e ne la un bel mucchio che poi ricopre accuratamente di terriccio. Ogni tanto vi sale sopra e lo comprime calcandolo coi grandi piedi (da cui il nome di .Megapodi., con cui sono chiamati). A opera finita, il cumulo raggiunge anche i quattro metri di diametro e il metro e mezzo di altezza, ma occorre aspettare prima che la femmina possa deporvi le uova aprile, l'incubatrice è utilizzabile ad agosto. Allora la femmina vi depone da 16 a 33 uova a circa 4 giorni di distanza l'uno dall'altro. A deposizione ultimata, ci vogliono sei mesi prima che l'ultimo uovo abbia completato il suo sviluppo e in questi sei mesi il padre è occupato a temilo pieno a sorvegliare, sempre con il suo infallibile termometro, l'efficienza dell'incubatrice. In primavera, quando la fermentazione è più attiva, il calore in eccesso viene smorzalo praticando nel cumulo numerosi fori di ventilazione. In estate, per evitare il surriscaldamento del nido in regioni dove la temperatura raggiunge i 46 C all'ombra, la sua superficie viene ricoperta di nuova sabbia. In autunno 10 strato di sabbia viene assottigliato perché il tepore del sole autunnale possa raggiungere più facilmente le uova. f In pratica, per dieci mesi all'anno, i fagiani australiani maschi sono mobilitati a raccogliere e accumulare materiali dopo avere spostato da uno a due metri cubi di sabbia, a rimuovere 11 terriccio, a scavare fori di ventilazione tutte le volte che occorra e a sorvegliare accuratamente la temperatura interna con i sensibilissimi recettori orali. Il bello è che quando la stagione è insolitamente asciutta e quindi i materiali non potrebbero decomporsi, gli uccelli rinviano la deposizione delle uova o addirittura vi rinunciano. E poi si parla di .cervello di gallina.-! 1. Latles Coifmann Polinesia, gli Indigeni si impossessano delle uova, nutrlentisslme, prima che portino a termine il loro sviluppo: occorre infatti un tempo variabile dalle sette alle dodici settimane prima che 1 piccoli sguscino fuori. Assai più lungo e il tempo che un altro Megapodide, il Fagiano australiano (Leipoa ocellata) maschio, dedi- i i i j. ',•>''• Esperimento di ecologia agricola all'Un

Persone citate: Coifmann, Frith

Luoghi citati: Australia, Nuova Guinea