Anche i falchi hanno il mal d'Africa

Anche i falchi hanno il mal d'Africa Anche i falchi hanno il mal d'Africa LA maggior parte di noi conosce il fenomeno della migrazione degli uccelli, ma pochi lo mettono in relazione con gli uccelli rapaci. Molte aquile, nibbi e falchi compiono movimenti migratori veri e propri, scendendo a svernare in Africa e risalendo in Europa per riprodursi in primavera. In questa stagione dunque si può osservare lo splendido spettacolo della migrazione del rapaci. I luoghi classici sono gli stretti del Bosforo e di Gibilterra, ma c'è anche una «via- per superare il Mediterraneo: il canale di Sicilia e lo stretto di Messina. Nella primavera dello scorso anno il flusso migratorio de! rapaci nello stretto messinese è stato studiato per la prima volta a cura della Lipu GIORNO ariserAT Sosta all'omb riserveidi g ATTERRFE NOTTE GIORNO M scarse Nello schema, la strategia d «• Questa migrazione interessa lo stretto di Messina quasi esclusivamente in primavera. Molte specie infatti migrano in modo «circolare» e utilizzano altre vie per scendere a Sud in autunno. La specie più abbondante 6 il Falco pecchiaiolo (Pernis apivorus). localmente noto con il nome di Adorno. • Durante lo studio sono stati contati 1876 pecchiaioli, pari a circa il 60 per cento dell'intero flusso migratorio. In ordine di abbondanza seguono gheppio, nibbio bruno, falco di palude e allineile, con 314, 244, 149,110 presenze. Il totale complessivo, riferito a 30 giorni di osservazione nell'area campione, è di 3198 rapaci, comprendenti anche specie di notevole rarità e interesse come il Capovaccaio, l'Alba- I no V/Mm, v ra? k ^jfr VOLO ) rasso? | "''buone ARE^ RMARSI r M SOSTA y///////////. i \olo degli uccelli di passo nella pallida, l'Aquila reale, l'Aquila anatrala minore, 11 Falco pescatore, il Falco della regina. Tra i falconidi, anche il Falco cuculo (54) e 11 Lodolaio (82) hanno mostrato una discreta presenza. II numero totale dei rapaci osservati e i vari totali specifici devono essere considerati come dati campione, poiché 11 fronte di passaggio è molto ampio, comprendendo tutta la fascia dei monti Peloritanl, che corre parallelamente alla costa lungo lo stretto per un tratto superiore ai 40 chilometri. Inoltre il 1984 si è rivelato un anno di scarso passaggio in confronto ai precedenti: I rapaci diretti in Sicilia si «lanciano» preferibilmente dalla piccola penisola tuni¬ Una ricerca del Ma sina di Capo Bon, distante solo 150 chilometri. I grandi rapaci, dotati di ali larghe e specializzati nel volo planato, attraversano con difficoltà ampi tratti di mare e per questo superano il Mediterraneo in corrispondenza di stretti o sfruttando la presenza di isole. Utilizzano, infatti, le correnti termiche ascensionali costituite dall'aria che, surriscaldata dal terreno, sale verso l'alto. In mare non esistono termiche ascensionali. Grazie all'ampia superficie alare, i rapaci salgono di quota compiendo i tipici volteggi circolari per restare all'interno della termica. Giunti a notevole altezza compiono la «scivolata», perdendo lentamente quota e procedendo in avanti, talora per varie decine di chilometri, Max Planck lnstitut: c

Persone citate: Adorno, Max Planck, Sosta

Luoghi citati: Africa, Europa, Gibilterra, L'aquila, Messina, Sicilia